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A che serve l’elemento di HTML semantico ARTICLE? La risposta di Mr. Google

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Valeria Poropat

Con quale ottica va visto il sistema di HTML semantico? Ha qualche influenza sulla SEO? Una domanda che è tornata alla ribalta e a cui ha deciso di dare una risposta John Mueller, Mr. Google in persona.

La questione del cosiddetto HTML semantico, ovvero di quegli elementi di HTML che funzionano un po’ come delle etichette per indicare la natura degli elementi presenti nel codice, è tornata alla ribalta di recente.

Come si usa l’HTML semantico? – sos-wp.it

Ed è tornata alla ribalta perché, nella continua ricerca delle migliori tecniche SEO per i siti web, qualcuno ha deciso di porre una domanda secca e circostanziata proprio a John Mueller. E del resto chi se non lui può dare risposte riguardo almeno alcuni dei retroscena e dei modi in cui funziona l’algoritmo di Google?

Quello che risulta interessante nella domanda ma soprattutto nella risposta che John Mueller dà riguardo l’utilizzo di un particolare elemento di HTML semantico è che viene ribadito un concetto che non si dovrebbe mai dimenticare quando si lavora anche con la SEO: non tutto ruota intorno alla SEO. Un paradosso che però ha senso.

Prima regola della SEO, non si parla della SEO

Un po’ come succede nel nevrotico film Fight Club, la prima regola è quella di non parlare del Fight Club. E nel caso della SEO, da diverse risposte che Mr. Google sta dando ultimamente risulta evidente come l’ossessione del trovare gli elementi che possono piacere di più a Google e quindi avere una SEO funzionante solo ed esclusivamente per i bot che scavano e indagano la rete non è sul lungo periodo la strategia migliore.

HTML semantico e SEO, come funzionano? – sos-wp.it

Ed è per questo che ha senso anche il dibattito che si è aperto sui social riguardo l’utilizzo degli elementi di HTML semantico. Nello specifico è stata posta a John Mueller una domanda che riguarda l’elemento denominato <article>. La domanda molto diretta è: “l’utilizzo del tag HTML ha un impatto su Google? È meglio mettere il contenuto di una pagina relativa a un prodotto all’interno di un tag ?“. E, come già successo in almeno un’altra occasione, la risposta di John Mueller è stata quanto mai chiara nel ricordare che non esiste solo la SEO da tenere in considerazione quando si costruisce un sito e quando si pubblicano contenuti online. Mr. Google ha infatti chiarito subito che l’utilizzo dell’elemento di HTML semantico non influenza Google Search così come non lo influenzano altri tag di HTML.

Ma nello stesso risposta John Mueller sottolinea anche che “c’è molto di più nell’usare l’HTML che non solo Google Search!” Perché l’utilizzo degli elementi di HTML semantico, e lo aveva di nuovo ricordato lo stesso Mr. Google, rientra in una ottica generale di utilizzo accessibile dei contenuti dei siti web. Oltre al ranking, che viene da tutte le ottime pratiche che si possono utilizzare strettamente per la SEO occorre infatti ricordare sempre che i contenuti che si fanno e si pubblicano sono lì per gli utenti. E soprattutto che non tutti gli utenti sono uguali.

Occuparsi del proprio sito e dei propri contenuti in una maniera da essere accessibile anche da chi utilizza sistemi di ausilio alla lettura o di text to speech significa essere, a prescindere dalla SEO, produttori di contenuti che possono essere un passo avanti rispetto alla concorrenza. Quindi, come nel caso in generale dell’HTML semantico, la risposta semplice è che aggiungere il tag <article> non ha nessuna influenza stretta in termini di SEO ma può migliorare l’esperienza degli utenti e utenti più contenti sono un elemento che Google controlla molto da vicino attraverso le sue misteriose metriche.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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