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Tutti i numeri della rivoluzione web di WordPress

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Valeria Poropat

Cosa accomuna Microsoft, Sony Music e la Casa Bianca? Si tratta di tre dei milioni di siti che ogni giorno stanno in piedi con WordPress e basterebbero forse solo questi tre nomi per capire quanto WordPress sia diventato nei suoi vent’anni di attività come CMS una struttura solida e affidabile.

Ma è interessante andare a guardare quelli che sono i numeri che uno dei sistemi più utilizzati per creare blog e siti ha totalizzato oltre i nomi d’effetto. Numeri che mostrano come questo CMS nato dalle ceneri di b2/cafelog, un software che nel 2002 veniva utilizzato per costruire blog e che rischiava di sparire del tutto, è diventato uno strumento e un punto di riferimento non solo per la costruzione di blog personali e portfolio di artisti ma anche per siti aziendali, piattaforme di e-commerce e presenze istituzionali di fama mondiale.

I numeri che rendono WordPress così affidabile – sos-wp.it

Al momento, stando ai numeri disponibili su W3Techs, WordPress ha avuto una crescita costante nel corso di almeno gli ultimi dieci anni, una crescita che si è attestata poco sotto il 3% nel numero di utenti. Al momento poco più del 43% di tutti i siti web che si trovano in rete sono costruiti con WordPress e nel mercato dei CMS WordPress occupa oltre il 63%. E nonostante questi numeri, come accennato, il numero dei siti e degli utenti continua a crescere.

Ci sono quindi milioni di ottimi motivi per avere WordPress come CMS del tuo nuovo sito web. Anche perché più è elevato il numero di utenti di una piattaforma più è facile che gli eventuali bug e i problemi di programmazione saltino fuori nel giro di poco e con altrettanta rapidità siano risolti dandoti una stabilità ed una sicurezza che non puoi sottovalutare.

Perché WordPress è considerato un CMS che funziona?

20 miliardi, 77 milioni, 409 milioni. Questi tre numeri sono quello che si generano ogni mese in termini di visualizzazioni di pagine, commenti nuovi e utenti unici sui 70 milioni di nuovi post che in totale tutti i siti costruiti con WordPress producono. Numeri che sono possibili anche perché questo CMS è disponibile in 208 versioni locali con un team di traduttori che si occupa di ampliare costantemente il numero delle versioni disponibili.

Perché tanti siti scelgono WordPress? – sos-wp.it

L’inglese è la lingua di oggi e soprattutto la lingua della tecnologia ma quanto è comodo avere sotto mano, soprattutto per mostrarla magari ad un cliente, la dashboard di un sito WordPress in italiano? Tornando però ai numeri, è bene concentrarsi per un attimo su quello che è successo nella forbice di tempo dal 2013 al 2023. 10 anni fa l’utilizzo di WordPress come CMS era limitato al 17,4% di tutti i siti web del mondo. Questa percentuale è passata sopra il 20% già nel 2014 ,raggiungendo precisamente il 21% con una crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente.

La boa del 30% è arrivata cinque anni dopo quando, era il 2019, WordPress è arrivato ad essere alla base del 32,7% di tutti i siti web del mondo. L’anno scorso si è superata quota 40%, balzando dal 39,5% del 2021 al 43,2% del 2022 con un’ulteriore piccolo aumento già visto nel corso di questo 2023 che ha fatto crescere la presenza di WordPress dal 43,2% al 43,5%.

Il secondo CMS per numero di adozioni è Drupal, che tra l’altro fino al 2017 è stato alla base del sito della Casa Bianca. Sito che adesso però gira anch’esso su WordPress come diverse ambasciate americane. Una scelta che evidenzia come con WordPress sia possibile raggiungere standard di sicurezza elevatissimi. Ed è proprio la sicurezza uno dei principali motivi per cui gli sviluppatori di siti web scelgono questo CMS rispetto agli altri. Se l’idea che il tuo sito web giri sulla stessa piattaforma di TechCrunch e Forbes non è sufficiente l’idea di offrire un sito sicuro potrà di certo portarti a valutare questo CMS.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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