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Cosa sono le notifiche push
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Che cosa sono le notifiche push? E come riescono questi piccoli messaggi a migliorare il tuo business?

Le campagne di notifiche push ti aiutano a implementare attività di marketing extra che riescono a catturare l’attenzione dei visitatori e ad aumentare le conversioni.

Alcune ricerche recenti condotte da Moengage, infatti, hanno evidenziato come le notifiche push siano una valida alternativa a campagne email o messaggi potenzialmente non graditi a causa delle normative sulla privacy e il GDPR.

Ma vediamo subito che cosa sono le notifiche push.

Notifiche push: cosa sono e come funzionano?

Notifiche push: cosa sono?

Le notifiche push sono brevi messaggi che compaiono sotto forma di popup sul dispositivo desktop o mobile dell’utente, ma sono leggermente diversi dai classici popup che puoi trovare su un qualsiasi sito web. Sono dei messaggi personalizzati e cliccabili, o comunque sui quali l’utente può effettuare un’azione, che vengono inviati da un’app o da un sito web direttamente sul dispositivo dell’utente. Possono contenere, oltre a testo o pulsanti, anche immagini o video.

I messaggi delle notifiche push possono essere personalizzati per invitare l’utente a compiere un’azione specifica. Per esempio, puoi mostrare una notifica a un utente che ha abbandonato il carrello, oppure puoi inviare un’offerta conveniente per un tuo prodotto dopo un certo periodo dall’ultimo acquisto dell’utente.

Abbiamo detto che le notifiche push possono essere inviate sia su un dispositivo desktop sia su un dispositivo mobile. Per esempio, quando un utente naviga su un sito web dal proprio computer, può attivare la ricezione delle notifiche e le riceverà anche se in quel momento non sta visitando quel determinato sito.

Lo stesso avviene su dispositivi mobili. Per quanto riguarda le notifiche push inviate dalle app, è sufficiente che l’app sia installata sul dispositivo dell’utente e che egli abbia acconsentito all’invio delle notifiche. Anche se l’app non è attiva, le notifiche verranno ricevute ugualmente. Se l’app viene disinstallata, allora le notifiche cesseranno.

E si possono usare su un sito WordPress?

Certo che sì! Ci sono tanti servizi che ti permettono di aggiungere le notifiche push anche sul tuo sito WordPress. Uno dei migliori è One Signal e ne parlo nell’articolo su Come aggiungere notifiche push al tuo sito web.

A cosa servono le notifiche push?

A cosa servono le notifiche push

Poi utilizzare le notifiche push per tanti motivi diversi, per esempio per invitare l’utente a utilizzare la tua app o visitare il tuo sito. Puoi inviare dunque dei messaggi con promemoria, offerte personalizzate, qualsiasi cosa che possa catturare l’attenzione dell’utente e invogliarlo a visitare il tuo sito o aprire la tua app.

Le notifiche push possono anche aumentare le vendite, sia online che offline. Come già aveva capito Google qualche anno fa, molti utenti usano i dispositivi mobili per effettuare delle ricerche prima di acquistare direttamente in un negozio fisico. Grazie alle notifiche push, poi incentivare questo comportamento, proponendo prodotti e offerte interessanti agli utenti e invitandoli quindi a visitare il tuo negozio.

Inviare delle notifiche ai nuovi clienti, inoltre, può essere d’aiuto per portarli ad effettuare nuovi acquisti.

Infine, la notifica push è spesso utilizzata nei blog per avvisare gli utenti ogni volta che viene pubblicato nuovo contenuto.

Esempi di notifiche push

Esempi di notifiche push

Vediamo qualche esempio su come utilizzare le notifiche push in base al tuo obiettivo:

  • Notifiche sulle transazioni: informano l’utente riguardo a una transazione che stanno effettuando, per esempio la conferma di un pagamento.
  • Notifiche educative: informano l’utente riguardo a nuove pubblicazioni, promemoria, nuovi contenuti all’interno di un’area riservata eccetera.
  • Notifiche promozionali: aggiornamenti su nuove promozioni, sconti, offerte a tempo limitato.
  • Notifiche in base al percorso del cliente: messaggi personalizzati in base alla fase del percorso utente in cui si trovano i clienti; per esempio, puoi impostare dei messaggi per i nuovi clienti, messaggi diversi per chi è già cliente da tempo ma non acquista da un po’, messaggi per clienti affezionati, messaggi per chi ancora non ha acquistato nulla.
  • Richieste di feedback: inviti a condividere opinioni e valutazioni degli utenti sul tuo prodotto o servizio.

Si possono inviare le notifiche push a chiunque?

Si possono inviare le notifiche push a chiunque

Per poter inviare delle notifiche push ai visitatori del tuo sito e agli utenti della tua app è necessario che essi approvino questo invio: è necessaria dunque una procedura di opt in.

Chiedere semplicemente “Vuoi ricevere le notifiche? Sì/no” non è sicuramente la strategia migliore. La maggior parte delle volte infatti gli utenti rifiutano di fronte a un messaggio così poco invitante. È molto meglio, invece, riformulare la richiesta in modo che l’utente percepisca i vantaggi che potrà avere da queste notifiche.

Le notifiche push sono efficaci?

Le notifiche push sono efficaci

I tassi di click sulle notifiche push sono decisamente buoni in base a recenti studi. Sicuramente sono molto più alti rispetto ai click sulle email, con le quali abbiamo a che fare anche con il tasso di apertura. La notifica push viene sempre visualizzata, a differenza delle email che devono essere aperte per poter essere lette e quindi eventualmente cliccate.

Le statistiche di Notify Visitors, ad esempio, ci dicono che le notifiche push hanno un tasso di click del 50% più alto rispetto a quello delle campagne di email marketing.

Secondo Yespo, il 48% degli utenti mobile effettua un acquisto dopo aver ricevuto una notifica push personalizzata.

Cosa rende efficaci le notifiche push?

Cosa rende efficaci le notifiche push

Il fatto che i messaggi siano brevi e diretti contribuisce sicuramente al successo delle notifiche push, ma, come in ogni aspetto del marketing, non è possibile stilare una regola generale che vada bene per tutte le situazioni.

La personalizzazione delle notifiche è certamente un aspetto che migliora i tassi di conversione.

Tuttavia, l’unico modo per determinare quale sia la strategia giusta per te è sempre quella di effettuare test A/B e valutare quale tipo di notifica sia più efficace nel tuo caso.

Ecco alcuni consigli per migliorare le tue notifiche push:

  • Usa le emoji: sembrerebbe che, di solito, i tassi di apertura delle notifiche con emoji siano più alti;
  • Troppe notifiche sono dannose: non esiste un numero perfetto, anche perché i dati sui vari settori sono tutti differenti. Fai delle prove: comincia con una frequenza a tua scelta e misura i tassi di conversione nel tempo. Ti accorgerai se le notifiche sono troppo frequenti quando i dati inizieranno a calare.
  • Scegli l’orario di invio delle notifiche in base alle abitudini degli utenti: anche in questo caso, è bene fare dei test su diversi orari e valutare quale abbia registrato i migliori risultati;
  • Usa immagini e gif: possono aumentare i tassi di click fino al 25%;
  • Personalizza le notifiche: le notifiche push che includono il nome dell’utente non sembrano avere particolari vantaggi. Punta dunque su altri tipi di personalizzazione, come gli interessi, l’ultimo acquisto, la località;
  • Punta sui carrelli abbandonati: chi abbandona il carrello, difficilmente completa l’acquisto in un secondo momento. Fai in modo che l’utente torni al suo acquisto proponendo offerte specifiche in base al prodotto che stava valutando.

Conclusione

Le notifiche push sono una grande opportunità per il tuo business, possono aumentare le conversioni sul tuo sito o app, sia su dispositivi desktop che mobile, e perfino offline nel tuo negozio fisico.

Che tipo di notifiche push vorresti inviare ai tuoi utenti?

Ritieni che siano davvero efficaci oppure le percepisci come invasive, fastidiose e inadeguate?

Discutiamone nei commenti!

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