La stessa domanda rivela tre visioni diverse. Un test tra AI generative che mette in luce stili, priorità e personalità dei modelli.
Non tutti lo sanno ma, quando poni la stessa domanda a tre diverse intelligenze artificiali generative, le risposte possono essere diverse tra loro. Questo perché i modelli comprendono e interpretano in modo diverso. Ogni AI porta con sé un proprio stile comunicativo, ha avuto un diverso addestramento e un modo particolare di gestire contesto e creatività. Spesso, quindi, il risultato è che – seppur partendo dalla stessa richiesta – si ottengano tre output diversi.
La diversità nella risposta alla stessa domanda, quando si parla di AI generative differenti, non è un bug. Come già detto, i sistemi sono progettati per costruire delle risposte probabilistiche. Questo vuol dire che non riportano, semplicemente, dei contenuti. Proprio per questo motivo, se si mettono a confronto dei modelli differenti si possono osservare modi diversi di relazionarsi con le informazioni. Cosa succede, quindi, nello specifico? Ho fatto la stessa domanda a tre AI generative diverse ed ecco le differenze nelle risposte.
Come si comportano le diverse AI di fronte alla stessa domanda
Capire questi meccanismi può essere importante per chi usa, ovviamente, questa tecnologia anche per lavorare. Quindi, come si comportano le diverse AI di fronte alla stessa domanda? Alla domanda “spiegami in modo semplice: che cos’è la creatività?”, ChatGPT mi ha risposto che “la creatività è la capacità di combinare idee, esperienze o elementi già esistenti in un modo nuovo e utile. Non significa inventare qualcosa dal nulla, ma riuscire a vedere collegamenti che altri non notano, trasformando ciò che conosci in qualcosa di originale. È un processo che nasce dall’immaginazione, ma anche dall’osservazione e dalla curiosità: più esplori, più hai materiale da rielaborare. Per questo, la creatività appare diversa da persona a persona, perché riflette ciò che ognuno ha vissuto, pensato e sentito”.

ChatGPT ha un tono conversazionale, non ha citato siti web, non ha fornito una lista di link, ma una risposta chiara e colloquiale e la possibilità di approfondire l’argomento su suo suggerimento. AI Overview di Google risponde che “la creatività è la capacità di generare idee originali e soluzioni innovative, collegando concetti in modi nuovi. Si tratta di un processo che va oltre l’arte, applicandosi alla risoluzione di problemi quotidiani, alle scienze e al lavoro e che si basa sulla curiosità, la flessibilità mentale e la capacità di vedere le cose da prospettive diverse”, fornendo link per approfondire l’argomento e una lista di caratteristiche principali. Google, quindi, suggerisce di cliccare su alcuni siti per approfondimenti, appunto.
Perplexity, invece, ci dice che “la creatività è la capacità di generare idee originali e soluzioni innovative, andando oltre le conoscenze già acquisite. Si manifesta in molti ambiti, dall’arte alla scienza, dalla tecnologia alla vita quotidiana. Non è solo un dono innato, ma un’abilità che si può sviluppare e potenziare. In pratica, essere creativi significa saper mettere in connessione idee esistenti per crearne di nuove e trovare modi diversi per affrontare problemi o situazioni. La creatività quindi non è solo inventare dal nulla, ma anche rimodellare ciò che già c’è in modo originale e utile”. Ci indica, inoltre, fonti e argomenti correlati per approfondire. Quando si mettono alla prova più modelli generativi, emergono alcune differenze: ci sono AI più precise, altre puntano sulla semplicità, altre ancora danno suggerimenti anche non richiesti, cercando di anticipare i dubbi dell’utente. Ognuna ha le sue caratteristiche uniche. Scopri anche come può aiutarti AI Mode di Google con il tuo business e i nuovi lavori nati grazie all’AI.

