Per coloro che vogliono ampliare il loro bacino potenziale di utenza, l’alternativa agli spazi Google Ads sono i cosiddetti spazi Microsoft Ads, ovvero quelli offerti da Microsoft all’interno dei motori di ricerca che fanno capo al suo database.
Potrebbe non essere uno spazio vasto come quello di Google, ma ciò non significa che non si tratti di un potenziale mercato in cui trovare utenti e, paradossalmente, trovarli magari in un modo un po’ più semplice rispetto a quanto offre Google, dato che c’è meno concorrenza.
Se vuoi dare una possibilità alla pubblicità con il servizio Microsoft Ads, abbiamo due notizie interessanti che dimostrano come la società si stia attivando per fornire servizi utili sia agli inserzionisti sia a chi poi le pubblicità le deve subire in qualche modo.
Un aggiornamento riguarda la rimozione di circa un miliardo di pubblicità ingannevoli e l’altro aggiornamento riguarda invece la gestione degli asset che compongono gli ad. Vediamo nel dettaglio tutto ciò che è cambiato.
A caccia di truffe: negli spazi Microsoft Ads eliminato oltre un miliardo di pubblicità
Un miliardo è decisamente un numero enorme, ma questo è il dato che emerge dal report annuale 2024 riguardo gli sforzi compiuti proprio per creare uno spazio sicuro per gli utenti finali e che consenta a chi utilizza in maniera corretta il servizio Microsoft Ads di incontrare il suo pubblico.
Nel report si legge che in particolare le attività di controllo, e di conseguenza le pubblicità che sono state rimosse con conseguente sospensione anche di parecchi account, hanno avuto a che fare con l’intelligenza artificiale.
Proprio l’intelligenza artificiale, si legge, è stata utilizzata come strumento per individuare le pubblicità ingannevoli. Un affascinante cortocircuito per cui le IA sono state sguinzagliate per rintracciare proprio quei contenuti fasulli, pericolosi e scorretti prodotti molto spesso utilizzando altre intelligenze artificiali.
In particolare, le restrizioni e le pubblicità che sono state rimosse hanno riguardato ad con messaggi fuorvianti, utilizzo errato dei brand o contenuti direttamente legati alle scommesse.
Come accennavamo, accanto al blocco delle pubblicità sono stati anche sospesi 75.000 account per uso scorretto degli strumenti messi a disposizione con Microsoft Ads. In più, 250.000 pagine sono state demonetizzate, ovvero non producono guadagni per violazioni delle policy riguardo i contenuti.
Nello stesso report, Microsoft chiarisce che in alcuni casi il controllo eseguito dall’intelligenza artificiale è stato poi sottoposto a scrutinio umano, dato che ci sono stati alcuni casi in cui il blocco della pubblicità o la sospensione dell’account non erano in realtà giusti. Ed è un bene che le società parlino apertamente anche di quando i loro sistemi non funzionano e c’è bisogno di tornare sui propri passi.
Un esame approfondito di ogni pubblicità
L’altro aggiornamento di cui vogliamo parlare è qualcosa che, a nostro avviso almeno, è estremamente intelligente nella gestione proprio di quegli spot pubblicitari o di quegli spazi ad che vengono occupati.

Il sistema di controllo e revisione dei contenuti è infatti adesso in grado di indicare con precisione quali sono gli asset, ovvero gli elementi costitutivi, di una pubblicità che violano eventualmente le norme riguardo la gestione dei contenuti negli spazi Microsoft Ads.
Così facendo, l’inserzionista può comunque continuare ad avere il suo spazio e anche a pubblicizzare il suo prodotto, anche se non tutti gli elementi dello spot pubblicitario che aveva costruito seguono le linee guida. Quelli che non seguono le linee guida vengono bloccati e flaggati.
È importante però sottolineare come per ogni spazio ad siano comunque necessari una serie di elementi base e che se questi elementi base scendono oltre il minimo del numero consentito, la pubblicità viene automaticamente sospesa.
Si tratta di un cambiamento che, per esempio, può aiutare a mantenere in piedi una campagna pubblicitaria in cui magari qualche elemento deve essere di nuovo sottoposto ad analisi perché è stato modificato. Non si perdono quindi punti di contatto preziosi con potenziali clienti.
Conviene espanderti su Microsoft Ads?
Con l’occasione di questi due aggiornamenti che riguardano il modo in cui Microsoft gestisce gli spazi Microsoft Ads, possiamo anche fare una riflessione sull’opportunità o meno di ampliare i tuoi sforzi pubblicitari su questa piattaforma. Verrebbe da dire che, dato che la stragrande maggioranza delle persone fa ricerche attraverso Google, sprecare tempo a costruire un account e campagne pubblicitarie che appaiono su motori di ricerca come Bing o DuckDuckGo è qualcosa che potresti risparmiarti.
In realtà, non si dovrebbe mai perdere un’occasione per raggiungere il proprio pubblico potenziale. La decisione finale se sia utile o meno attivare una campagna anche con gli spazi Microsoft Ads dipende infatti soprattutto da quello che è il tuo target audience.
I numeri ci dicono per esempio che gli spazi occupati da Microsoft sono spesso luoghi in cui si ritrovano utenti di una certa età. Se quello che offri può essere quindi uno strumento o un prodotto utile per gli utenti della rete un po’ più anziani, attivare qualcosa in termini di pubblicità anche su Microsoft potrebbe essere un’ottima idea.
In più, la piattaforma offre anche costi più bassi, sia a livello di CPC (Costo Per Click) sia a livello di vendita vera e propria. Inoltre, se ti muovi in una nicchia che su Google appare estremamente satura, l’idea di provare altrove (quindi su uno spazio in cui magari i tuoi competitor non ci sono o non ci sono ancora tutti) può darti un enorme vantaggio nonostante il bacino di utenti potenzialmente più piccolo.