Sulle caratteristiche di ChatGPT si sa quasi tutto, poiché se ne parla da settimane. Ma ciò che pochi conoscono è il suo costo. Quanto costa far funzionare questo cervello artificiale?
ChatGPT è un’intelligenza artificiale, creata dall’americana OpenAI, con l’obiettivo di conversare con gli esseri umani e rispondere a svariate domande su qualsiasi argomento. Questo cervello artificiale, che sta facendo preoccupare quasi tutto il mondo, è stato presentato il 3 novembre 2022.
In teoria il suo funzionamento è semplice: per rispondere alle domande o per creare qualsiasi cosa si collega ad internet, e comincia a navigare sul web per cercare tutte le informazioni inerenti alla domanda che gli è stata fatta. Infine, assembla come dei puzzle tutte le informazioni trovate con lo scopo di creare una risposta perfetta. Tuttavia, le risposte vengono carpite dal web, quindi potrebbero contenere degli errori o delle fake news. Ma ciò che sorprende maggiormente sono i costi per farlo funzionare.
I costi per il funzionamento di ChatGPT
Nel 2022 il bilancio di OpenAI, l’azienda americana che ha realizzato e che gestisce ChatGPT, è stato in perdita con più di 540 milioni di dollari di debiti. Molti hanno paragonato il cervello artificiale americano ad un forno, poiché riesce a bruciare 700.000 dollari al giorno.
Ciò fa capire che la versione economica di ChatGPT, cioè quella nata per essere utilizzata in modo gratuito, non può essere supportata a causa delle enormi perdite dell’azienda americana. Pertanto, la OpenAI recentemente ha lanciato la versione a pagamento, chiamata ChatGPT Plus a soli 20 dollari al mese. Quest’ultima versione garantisce delle risposte molto più veloci
Purtroppo, come molti esperti fanno notare, la versione a pagamento ChatGPT Plus potrebbe non essere sufficiente a far rimpinguare le casse dell’azienda. Il motivo è semplice: più persone utilizzano ChatGPT e più la OpenAI dovrà migliorare e velocizzare gli algoritmi, espandendo le proprie strutture. Chiaramente tutto questo aumenta ancora di più i costi. Tuttavia, l’azienda americana ha affermato che non c’è nessun rischio di bancarotta, poiché nel 2023 la Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari proprio nella OpenAI.
L’obiettivo della Microsoft è chiaro: vuole utilizzare l’intelligenza artificiale della OpenAI nelle sue creazioni. Infatti, precedentemente aveva investito anche 1 miliardo di dollari nella OpenAI, oltre agli attuali 10 miliardi di dollari. Tutto questo dimostra quanto la Microsoft punti sull’intelligenza artificiale, la quale rappresenta il futuro della tecnologia mondiale: chi la possederà avrà il dominio del mondo. Infatti, la OpenAI ha dichiarato che molte aziende sono disposte anche a investire 100 miliardi di dollari, pur di possedere l’intelligenza artificiale.