Passare al tagging lato server può avere numerosi vantaggi, non solo per quanto riguarda la privacy, ma bisogna essere pronti al passaggio.
Torniamo a parlare di un argomento molto attuale, cioè la gestione della privacy senza perdere informazioni importanti per la nostra attività online. Oggi vediamo quali sono i vantaggi dell’uso del tagging lato server rispetto all’uso del browser prima dell’invio dei dati ai fornitori esterni.
Utilizzare il tagging lato server può avere diversi vantaggi. Ad esempio:
- Può migliorare le prestazioni del tuo sito web, dato che il carico di lavoro del browser diminuisce;
- I dati dei tuoi utenti sono più protetti poiché hai un maggiore controllo su di essi;
- Anche la qualità di questi dati risulta migliore, poiché puoi implementare informazioni che ottieni tramite altre fonti;
- Gli AdBlocker hanno un impatto minore perché i tag vengono eseguiti dal tuo dominio e non da domini di terze parti.
Il tagging lato server diventa quindi una soluzione alle restrizioni imposte dalle normative sulla privacy, dato che i dati degli utenti sono più protetti e continuerai ad ottenere tutte le informazioni necessarie per consentirti di svolgere le tue attività di marketing.
Come prepararti alla transizione al tagging lato server
Prima di migrare al tagging lato server, è importante prepararsi sia a livello di tecnologie, sia a livello di coinvolgimento di tutto il tuo team. Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno ad affrontare la transizione.
Prepara prima di tutto gli strumenti che ti consentono di raccogliere i dati. Il primo passo da fare è certamente passare a Google Analytics 4, se non l’hai ancora fatto, e quindi di configurarlo al meglio con Google Tag Manager. Esamina le configurazioni esistenti, assicurati che tutti i tag siano correttamente implementati e che non ci siano errori. Quindi, elimina eventuali duplicati.
Crea poi un elenco di tutti i fornitori su cui fai affidamento per le tue attività di marketing. Includi quindi tutti i servizi che usi per la pubblicità, le automazioni e l’analisi dei dati. Organizzali in modo che a ciascuno di essi sia abbinato un preciso evento nel percorso dell’utente (ad esempio acquisto, iscrizione alla newsletter ecc.). Consulta quindi un esperto di privacy online per verificare che siano tutti impostati nel rispetto delle norme.
Infine, coinvolgi il più possibile il tuo team, e credo che questo sia uno degli aspetti più importanti. Assicurati che i tuoi collaboratori abbiano le competenze necessarie per affrontare il passaggio al tagging lato server e valuta l’investimento in periodi di formazione o nell’assunzione di personale specializzato. Queste preziosissime persone ti aiuteranno anche a testare e analizzare costantemente i risultati dell’implementazione del tagging lato server, a verificare l’accuratezza dei dati raccolti e a migliorare le tue attività di marketing.