Le parole di Bill Gates durante un podcast hanno spaventato in molti: riguardano il futuro di Google e di Amazon. Ecco cosa ha detto
Come sarà il futuro di internet? È questa una domanda che periodicamente si pongono tutti. E se la risposta che può dare un qualunque utente finale della rete va per lo più verso una semplificazione e una velocizzazione del reperimento di informazioni di qualunque tipo, più diverse e articolate sono le risposte che possono venire da chi invece la rete la tiene in piedi.
In un recente episodio di un podcast gestito da Nicolai Tangen, una delle personalità più in vista in Norvegia ma non solo, il patron di Microsoft ha voluto elaborare alcuni concetti che riguardano il futuro di servizi come quelli offerti da Google e da Amazon, prevedendo che diventeranno ben presto purtroppo obsoleti. Ma come è possibile?
Secondo il ragionamento di Bill Gates, a portare ad un cambiamento talmente tanto radicale da far sparire la necessità di avere Google e Amazon sarà la diffusione e il consolidamento dei servizi offerti attraverso l’intelligenza artificiale. Di certo, in parte, la previsione fatta da Bill Gates riflette altre dichiarazioni, rilasciate stavolta Forbes, che riguardano le potenzialità proprio dell’intelligenza artificiale che, guarda caso, è entrata di prepotenza anche nell’ecosistema di Microsoft attraverso Bing AI.
Perché Bill Gates vede la fine di Google e Amazon
Il discorso del patron di Microsoft, nonché una delle personalità di riferimento nel mondo della tecnologia e dell’informatica contemporanea, ruota tutto intorno a un elemento chiave: il profitto. Secondo Bill Gates, infatti, il modello secondo cui Google ha finora mantenuto il suo importante profitto rischia di sbriciolarsi con l’arrivo dell’intelligenza artificiale.
“Google possiede tutti i profitti della ricerca, quindi i profitti della ricerca caleranno” perché le persone, sfruttando gli strumenti in cui è contenuta l’intelligenza artificiale, andranno sempre meno a cercare cose attraverso Google. Allo stesso modo anche Amazon probabilmente subirà la stessa sorte. Nell’idea di Bill Gates, il futuro degli utenti della rete sarà quello di avere un assistente personale, una intelligenza artificiale addestrata a conoscere le abitudini e le caratteristiche del singolo utente, che con poche parole offrirà esattamente quello che si sta cercando.
E lo farà senza che l’utente finale debba per esempio preoccuparsi “se Amazon fa il prezzo migliore o se qualcun altro ha un prezzo migliore“. Il futuro immaginato dal patron di Microsoft è un futuro in cui quindi i diversi business non saranno più separati, proprio perché ci sarà l’interfaccia dell’intelligenza artificiale a filtrare l’esperienza per ciascun singolo utente.
In questa triste previsione, il vincitore potrebbe essere Microsoft ma Bill Gates rimane comunque aperto alla possibilità che invece a vincere sia una qualche startup con l’idea vincente, sviluppata nel miglior modo possibile e accattivante per gli utenti di internet. Ma è fuor di dubbio che il patron di Microsoft, che ha proprio di recente mostrato al mondo il suo nuovo Bing coi superpoteri dell’intelligenza artificiale, stia carezzando segretamente l’idea di essere lui proprietario della società che, un po’ come il possessore dell’unico anello, potrà dominare tutti i regni.