Esistono strategie per migliorare le interazioni con gli assistenti digitali, così da ottenere risposte più accurate e utili.
Gli assistenti digitali — da ChatGPT a Gemini, passando per Microsoft Copilot e altri – sono diventati strumenti sempre più potenti, in grado di scrivere testi, generare idee, creare piani, riassumere documenti, risolvere problemi e semplificare le nostre attività quotidiane. Eppure, a volte, gli utenti non ottengono i risultati che si aspettano.
Magari, si ottengono delle risposte poco utili, vaghe o non pertinenti. L’intelligenza artificiale risponde in base a ciò che chiediamo, quindi vuol dire che non siamo stati abbastanza esaustivi con la nostra richiesta. È possibile che ciò succeda per delle domande troppo generiche, incomplete o poco chiare. Scopriamo, quindi, come ottenere delle risposte migliori dagli assistenti digitali e qual è il trucco dei tre dettagli.
Il trucco dei 3 dettagli: cosa inserire nel prompt per ottenere risposte nettamente migliori
Il trucco dei tre dettagli ci aiuta a capire cosa inserire nel prompt per ottenere risposte nettamente migliori. È una tecnica semplice, ma potentissima che trasforma le nostre richieste agli assistenti digitali in un prompt capace di generare risposte efficaci. È un metodo che ti permette di sfruttare davvero il potenziale dell’AI, evitando risposte superficiali o non pertinenti, appunto. Come già detto, per ottenere delle risposte efficaci, è essenziale costruire richieste che includano tre elementi fondamentali. Eccoli.

- Il contesto: devi cercare di spiegare cosa stai cercando davvero. La maggior parte delle volte, il prompt fallisce perché la richiesta è troppo generica. Quindi, cerca di rispondere alle domande “chi sei?”, “perché ti serve la risposta?” e “a chi è destinato il risultato finale?”.
- L’obiettivo: cosa vuoi ottenere dalla risposta? Vuoi, ad esempio, un testo persuasivo? Un’analisi breve? Un elenco? Una guida? Se spieghi l’obiettivo, puoi consentire all’AI di fornirti un contenuto migliore.
- I parametri: inserisci i limiti per rendere la tua risposta più precisa. Ad esempio, puoi inserire tutti gli elementi come tono, stile, lunghezza e formato.
Un esempio? Spiega, brevemente, a chi o a cosa serve la risposta e chi sei. Specifica, chiaramente, cosa vuoi ottenere dalla risposta e definisci lunghezza, tono, stile, formato e altri parametri. Questo si traduce, ad esempio, nel prompt seguente:
- <ruolo>Sono un freelance che vuole migliorare il suo blog per attirare più clienti.</ruolo>
- <compito>Voglio una lista di 5 consigli pratici.</compito>
- <goal>Per aumentare il traffico sul blog.</goal>
- <tone>Scrivi in tono amichevole.</tone>
- <formato>Scrivi una introduzione, più un paragrafo e una conclusione. Il tutto per un massimo di 400 parole e senza termini tecnici.</formato>
Puoi, infatti, usare tag per ulteriore chiarezza, così da rendere più facile all’AI l’individuazione delle istruzioni inserite. Questo schema ti consente di strutturare i prompt in modo efficace, completo e chiaro, così che l’assistente digitale possa generare risposte mirate e precise. Scopri di più anche sul browser ChatGPT Atlas e su Google a cui non importa se usi una IA per i contenuti.


