Molti utenti ci chiedono come fare AB testing su un sito in WordPress (anche chiamato A/B Split Testing oppure Test AB).
Dunque in questa guida, voglio farti capire che cos’è e perché è una buona idea, fare AB testing agli elementi e alle pagine del tuo sito web.
Ti mostrerò quali sono gli strumenti migliori da utilizzare e come creare una strategia di test AB per le tue campagne. Saperlo fare può decisamente cambiare le sorti del tuo business online e offline.
Cosa significa AB Split Testing
Fare AB testing significa testare diverse versioni del tuo sito, in modo da individuare quella che genera più conversioni. Quando crei una campagna di AB testing, ipotizzi che una variazione sul tuo sito sia in grado di convertire di più rispetto ad un’altra.
Per esempio, che un bottone color rosso riesca ad attrarre più click rispetto ad un bottone verde.
Formulata l’ipotesi, si creano due versioni della stessa pagina, differenziate solo dall’elemento che si desidera testare. Quindi, viene avviata la campagna di A/B split testing vera e propria.
Usando uno dei molti software disponibili sul mercato (per esempio, Google Optimize oppure VWO – Visual Website Optimizer) la prima versione della pagina viene mostrata a metà del campione dei tuoi utenti, la seconda all’altra metà.
Esempio pratico di A/B split testing
Un aspetto cruciale del fare AB testing è che entrambe le versioni della pagina web vengono mostrate, ovviamente a diversi utenti, nello stesso arco di tempo.
Terminato il periodo di testing, avrai dati quantitativi sul tasso di conversione generato sia dalla prima alternativa che dalla seconda.
Ecco un caso pratico (riprendo l’esempio del bottone di due colori diversi introdotto prima).
Vuoi fare A/B split testing per testare l’efficacia di un bottone blu rispetto allo stesso bottone, però di colore verde. La tua ipotesi è che il bottone blu attragga più click rispetto a quello verde.
Crei quindi due versioni della stessa pagina: l’unica differenza è che sulla prima versione il bottone è blu, sulla seconda, invece, è verde.
Decidi di fare questo test per un periodo di tempo di una settimana, ed il tuo campione saranno tutti i nuovi utenti (non quelli che hanno già visitato il tuo sito).
Configuri il tuo software per fare A/B split testing con le due pagine, ed avvii la campagna per una settimana. Trascorsi i 7 giorni, analizzi i risultati. A questo punto potrai determinare con maggiore certezza quale dei due colori è più efficace.
Come vedi, si tratta di un processo piuttosto scientifico. Questo è, in fin dei conti, proprio l’obiettivo di fare A/B split testing: piuttosto che affidarti ad idee, opinioni e supposizioni, raccogli dati quantitativi.
Ora che sai che cosa significa fare A/B split testing, vediamo perché è uno strumento così potente per ogni web marketer.
Perché fare A/B split testing
Come abbiamo già detto, l’A/B split testing ti permette di raccogliere dati quantitativi, piuttosto che qualitativi.
L’A/B split testing misura le azioni vere e proprie degli utenti, non le loro opinioni. Se tu chiedessi a chi visita il tuo sito di darti un parere sull’efficacia delle tue pagine, loro ti fornirebbero un responso che sarebbe sempre e comunque influenzato da diversi fattori estranei alla pagina stessa.
Quando fai A/B split testing, gli utenti non sono effettivamente a conoscenza di far parte di un test. Ciò che parla sono quindi le azioni.
L’A/B split testing può essere usato per testare moltissimi, se non tutti, gli elementi del tuo sito. Per esempio: titoli, colori, immagini, testi, layout delle pagine, call-to-action… il requisito è solo che questi possano essere isolati dagli altri contenuti della pagina.
Allo stesso modo, questo tipo di esperimento può essere usato per testare molti tipi di conversioni: click, vendite, durata delle visite sulla pagina, bounce rate, eccetera.
L’A/B split testing ti permette di raccogliere dati in modo piuttosto veloce rispetto a test isolati che probabilmente dovresti condurre per un arco di tempo più lungo (un aspetto fondamentale di questa tipologia di testing è che le diverse versioni del sito vengono visualizzate nello stesso arco di tempo. Infatti, il comportamento degli utenti è influenzato da molti fattori, legati, per esempio, all’ora o al giorno della settimana).
Puoi ripetere lo stesso test quante volte desideri, per ottenere risultati sempre più accurati.
Puoi fare A/B split testing non solo sulle tue pagine web. Per esempio, puoi usarlo per testare l’efficacia di newsletter, campagne AdWords, e alto ancora.
Saper fare A/B split testing è una vera e propria competenza. Si tratta di un vero e proprio esperimento di carattere scientifico, non sempre semplicissimo. Saper condurre una campagna di questo tipo, diventerà un punto di forza da evidenziare sul tuo curriculum.
Facendo A/B split testing costruisci un bagaglio di conoscenze molto preziose. La natura stessa di questo tipo di esperimento prevede che sia testata una variabile singola. Non è però da sottovalutare che, dopo diverse campagne, sarai senza dubbio in grado di identificare cosa tende a funzionare meglio e cosa invece peggio.
Come vedi, fare A/B split testing ha molti vantaggi. Proprio per questo, è un procedimento abbastanza complesso (se vuoi usare gli strumenti più efficaci, molto spesso non è nemmeno gratuito).
Plugin per AB testing su WordPress
Dopo aver discusso dei molti vantaggi che accompagnano la pratica dell’AB testing, è opportuno dare un’occhiata agli strumenti disponibili per WordPress. In termini di plugin per WordPress per fare AB split testing, la scelta non è molto ampia ma esistono comunque degli strumenti validi.
Nelio AB Testing
Nelio AB Testing è un plugin per WordPress che ti mette a disposizione strumenti completi e molto avanzati per fare AB split testing su WordPress. Per rendere le cose ancora più interessanti, il plugin offre una prova gratuita fino a 1,000 visualizzazioni; questo lo rende una scelta degna di considerazione per chi ha un sito agli inizi ma vuole comunque trarre vantaggio dell’ AB split testing ma senza esporsi a considerevoli costi. Nelio AB Testing ha più di 1.000 installazioni ed ha 4,4 stelle di valutazione.
Con questo strumento puoi testare titoli individuali, immagini, descrizioni prodotto (integrati con WooCommerce). Hai anche accesso ad un “heatmap” che ti mostra chiaramente come gli utenti interagiscono con il tuo sito, dal primo caricamento fino all’inserimento di dati e alla chiusura. Nelio ti permetterà anche di testare vari tipi diversi di widget, dove è meglio inserire campi di inserimento e da quale pulsante arrivano maggiori vendite.
Conclusione
Ora che sai che cos’è l’AB testing e perché è uno strumento così potente per i web marketer, non mi resta che chiederti:
- Hai già provato questa tecnica?
- Se sì, hai raccolto dati utili?
- Sei riuscito ad utilizzarli per ottimizzare le tue pagine ed effettivamente aumentare le conversioni?
Oppure
- Non hai mai fatto A/B split testing ma l’idea ti interessa?
- Al momento come raccogli informazioni sul tuo sito?
- Chiedi ad amici o conoscenti di darti la loro opinione, provi a variare qualche elemento e monitorare le conversioni nel lungo termine, oppure ti affidi semplicemente al tuo intuito?
Come sempre, ti invito a lasciare un commento qui sotto.
2 Responses
Ciao Andrea articolo molto interessante. Mi viene una domanda. Ma il software lavora da solo? Mi spiego: io imposto il software e devo solo mandare traffico da un unica Ads che sia Google o Fb e lui separa in automatico il traffico?
Altra domanda: io uso Optimizwerpress per le landing e altre pagine….il software si integra? perche non riesco a capire come posso cambiare bottoni o altro se non da Optimizerpress.
Grazie
Ciao Davide, quando fai ab test crei due versioni di una pagina, ad esempio, la versione A e la versione B, e il traffico viene inviato il 50% all’una e il 50% all’altra. Per Optimizepress puoi trovare info utili a questo link.