Un motore di ricerca tra quelli più innovativi ha improvvisamente annunciato la propria chiusura: pronte ripercussioni sul panorama di libertà di ricerca online
Riuscire ad inserirsi in qualche modo in una area in cui dominano colossi come Google e Microsoft non è mai cosa semplice. Soprattutto quando si cerca di avere un approccio diverso al concetto di ricerca e si hanno priorità che sono innovative.
Un esempio di come si può immaginare un motore di ricerca con al centro l’esperienza dell’utente anziché l’esperienza degli inserzionisti si avvia però adesso alla fine del suo percorso. Anche se, ed è qualcosa che viene sottolineato anche sul sito ufficiale della società che questo motore di ricerca lo ha creato da zero, tutta l’esperienza fatta negli anni non verrà buttata ma anzi servirà ad altri.
Di questo sembrano assolutamente sicuri i developer di Neeva con in testa il CEO Sridhar Ramaswamy, che dopo un passato dentro Google nel 2019 aveva deciso di creare qualcosa di nuovo. E questo qualcosa di diverso era proprio Neeva che, in un mare di spazi pubblicitari, ha provato invece a rimettere al centro l’esperienza dell’utente. Adesso però il modello di Neeva si avvia alla chiusura, anche se il modo in cui la società si è inserita nel panorama digitale lascerà il segno soprattutto per l’utilizzo degli LLM, Large Language Model.
Addio a Neeva, il motore di ricerca senza pubblicità
Il crescere del numero di utenti su internet si è trasformato anche in una crescita nel numero di potenziali compratori di oggetti e servizi tra i più disparati. Ed è per questo motivo che sono sempre più presenti realtà che fanno della vendita di spazi pubblicitari un modo per sopravvivere. Dall’altra parte, oltre ai siti che vivono vendendo spazi per gli spot, ci sono ovviamente anche i motori di ricerca che, allo stesso modo, fanno sì che i primi risultati di ricerca vadano al miglior offerente.
Una realtà cui gli utenti della rete sembrano abituati ma che qualcuno ogni tanto prova a scuotere dalle fondamenta. Ed è il caso del motore di ricerca Neeva. L’esperienza di Neeva si sta però avviando alla conclusione. Lo hanno annunciato sul blog ufficiale i due fondatori della società che nel 2019 ha tirato su dal niente con cinquanta programmatori un qualcosa di nuovo, diverso e che ha dimostrato che si può fare ricerca su internet in maniera innovativa. Nel lungo post sul blog alcuni concetti sono particolarmente interessanti.
Oltre a raccontare della difficoltà di creare un motore di ricerca da zero, la differenza sostanziale di Neeva è stata quella di fare le cose con un modello in abbonamento senza fare affidamento sulla pubblicità, creando quello che era nella vision dei fondatori “un answer engine ” e per fare ciò la società si è anche affidata a inizio 2022 agli LLM e alla intelligenza artificiale generativa. Un’esperienza che sarà sicuramente utile nel futuro della società.
Perché se anche Neeva chiude salutando tutti quelli che hanno dato una occasione, gratuita o a pagamento, a un modo nuovo di fare ricerche su internet, proprio l’esperienza con gli LLM andrà a contribuire allo sviluppo di questa branca della intelligenza artificiale a livello enterprise. I punti di forza del team di Neeva sono stati quelli soprattutto di riuscire a lavorare “con modelli piccoli, riduzione della grandezza, riduzione della latenza e distribuzione a basso costo“. Qualcosa che di certo fa comodo a chiunque, nel panorama dell’informatica, voglia lanciare una qualche forma di business che sfrutti anche l’intelligenza artificiale.