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Perché dobbiamo guardare al modello India per l’intelligenza artificiale

migliorare la logistica e le consegne con l'intelligenza artificiale
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Mentre tanti in molti Paesi, tra esperti e addetti ai lavori, sono in fibrillazione per cercare di trovare le briglie più adatte per l’intelligenza artificiale il governo indiano sembra invece accogliere questa innovazione a braccia aperte guardando alle possibilità per il Paese.

Che la questione che riguarda le intelligenze artificiali nel loro complesso sia cosa da trattare con calma e per gradi lo dimostrano le diverse posizioni che per esempio vedono diverse maestranze protestare perché l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale, generativa in particolare, potrebbero portare a una riduzione del lavoro e a rendere di conseguenza molte persone semplicemente superflue che si contrappongono ad almeno un Paese che, invece, sembra aver tutta l’intenzione di trovare ogni modo per far sì che l’intelligenza artificiale porti ad un miglioramento della propria posizione globale.

migliorare la logistica e le consegne con l'intelligenza artificiale
Le consegne del domani saranno tutte così? – sos-wp.it

Questo Paese è l’India. Risalgono per esempio al mese di aprile diverse dichiarazioni fatte dal ministro del settore IT Ashwini Vaishnaw che ha apertamente chiarito come “il governo non sta considerando di portare una legge o regolare la crescita dell’intelligenza artificiale nel Paese“. Questo non significa però che il governo, e il ministro Vaishnaw prosegue sottolineandolo, non sia a conoscenza delle questioni etiche o dei rischi ed è per questo che si sta impegnando per un utilizzo responsabile standardizzato e per la diffusione di una serie di best practice.

Ma di certo siamo anni luce lontani dall’approccio che tanti altri Paesi stanno avendo. Uno dei campi in cui l’intelligenza artificiale potrebbe dare il meglio di sé e contribuire a migliorare la posizione globale dell’economia indiana è la logistica. Ecco che cosa potrebbe succedere da qui a qualche anno e perché è interessante guardare anche all’approccio indiano per avere una prospettiva più aperta.

Perché l’intelligenza artificiale corre in India?

L’India è forse il paese che ha dalla sua un asso da giocare che tanti altri Paesi nel mondo sognano: più della metà della popolazione indiana è al di sotto dei 35 anni. E anche solo questo dato dimostra come il Paese sia più pronto e aperto, in termini numerici di utenti, alle nuove idee e a ciò che la tecnologia può portare. Stiamo poi parlando di un Paese in cui ci sono ogni anno oltre 2 milioni di laureati nelle cosiddette materie STEM, che portano l’India a occupare il secondo posto rispetto alla Cina e a superare di gran lunga gli altri grandi del mondo.

come l'india sta usando l'intelligenza artificiale senza paura
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Si tratta per questo di un Paese in cui forse proprio l’introduzione dell’intelligenza artificiale e la sua diffusione in molti ambiti sarà più produttiva ed è per questo che all’india in questo caso occorre guardare. Soprattutto perché, secondo diversi esperti, proprio la penetrazione dell’intelligenza artificiale in settori quali per esempio la logistica e il commercio può portare ad un miglioramento generale dell’economia.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei trasporti consentirebbe di rendere più efficienti i vari servizi di consegna cui si affidano e-commerce grandi e piccoli, rendendo così più concorrenziali i prezzi anche dei beni che vengono spostati. Sempre l’intelligenza artificiale può incidere in maniera positiva sui costi legati alla logistica lasciando che i grandi modelli digitali aiutino e assistano gli esseri umani nella gestione degli inventari e dei magazzini al fine sempre di migliorare la performance nazionale.

Intelligenza artificiale e impatto ambientale

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Ovviamente l’introduzione massiccio dell’intelligenza artificiale deve essere accompagnata da una serie di regole, soprattutto per quello che riguarda il trattamento dei dati personali perché, andando a lavorare sulla logistica e sulle consegne è chiaro che i database si arricchiranno via via di una quantità sempre più grande di informazioni quali indirizzi, codici fiscali, nomi completi e date di nascita.

Ma a quanto pare il Paese, che è tra l’altro al quinto posto in termini di economia mondiali, è più interessato a guardare ai benefici che l’intelligenza artificiale può portare che non ai problemi che potrà generare. Benefici che, e non è qualcosa da sottovalutare, possono essere anche ambientali. Tornando alla questione della logistica e delle consegne, per esempio, riuscire ad avere percorsi di consegna ottimizzati significa anche che i sistemi di consegna stessi consumano meno carburante e quindi impattano meno sull’ambiente. Allo stesso modo, se i magazzini da cui i beni partono sono gestiti al meglio anche questo aspetto produce una minor impronta ambientale.

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