Se YouTube è il tuo lavoro o rientra nella strategia di business che devi tenere in piedi, ci sono alcune novità interessanti sull’algoritmo da conoscere
Come ogni social, YouTube periodicamente viene modificato in alcuni aspetti che riguardano contemporaneamente chi crea contenuti e chi di quei contenuti usufruisce. Ma se il cambiamento per gli utenti finali potrebbe trasformarsi in un nuovo sistema di valutazione, per quello che riguarda i content creator si tratta di rimanere sulla cresta dell’onda.
Perché rimanere sulla cresta dell’onda significa avere utenti che guardano, ore di contenuto che si trasformano in una remunerazione e quindi veder appagato il proprio lavoro. Per andare incontro, però, al pubblico, una parola che devi tenere sempre a mente secondo uno dei massimi esperti della piattaforma di video di Google, la stessa piattaforma ha deciso di cambiare il punto di vista che i content creator devono adottare.
Visto da fuori sembra semplicemente un tornare ad una logica ma è chiaro che se hai passato gli ultimi mesi, magari gli ultimi anni, a cercare di appagare il sistema algoritmico di Google per entrare nelle sue grazie, forse c’è qualcosa che adesso devi cambiare. Come emerso infatti da una intervista di cui è stato protagonista Todd Beaupre, Growth and Discovery lead di YouTube, il futuro dell’algoritmo è non chiamarsi più algoritmo.
Per i content creator di YouTube la parola d’ordine non è più algoritmo
Quello che tanti content creator, e in generale non solo su YouTube, hanno come mantra è l’algoritmo. Perché riuscire a soddisfare l’algoritmo di Google, che si incarna poi anche in quello di YouTube, significa generare traffico e guadagnare da ciò che si è creato. Ma durante una recente intervista Todd Beaupre ha sganciato quella che si potrebbe definire una piccola bomba.
Perché a quanto pare nel futuro della piattaforma video di Google secondo il Growth and Discovery lead non c’è più l’algoritmo. O meglio non deve esserci più da parte dei content creator l’ossessione per l’algoritmo. Il focus deve spostarsi su quanto il pubblico è soddisfatto del contenuto. Ma come si fa a calcolare la soddisfazione?
Su questo punto specifico Beaupre sottolinea che non ci sarà più la preponderanza del tempo di visione del contenuto ma che questo verrà soppesato accanto ai risultati che verranno fuori dai sondaggi a cui gli utenti verranno proprio sottoposti in maniera randomica. Un altro aspetto interessante riguarda la strategia a lungo termine.
Sempre Todd Beaupre sottolinea come i creatori di contenuti non dovrebbero concentrarsi sul riuscire a totalizzare milioni di visualizzazioni in tempi brevi ma nel riuscire ad avere qualcosa che produca un valore a lungo termine per il pubblico. Un’altra risposta interessante è da ultimo quello che riguarda la sezione Discovery di YouTube e Todd Beaupre sottolinea come, nel migliorare la qualità dei prodotti raccomandati, possa entrare anche l’intelligenza artificiale. YouTube, prosegue Beaupre, sta anche lavorando perché l’esperienza utente tra i diversi formati viventi sempre più fluida.