Il tuo sito agli occhi della Gen AI: guida alle fonti di informazione degli LLM

Icone di LLM su uno smartphone
Tabella dei Contenuti

Oltre la SEO tradizionale, è importante comprendere come gli LLM valutano i contenuti web e quali strategie è meglio adottare per ottimizzare la presenza del tuo sito nell’era dell’intelligenza artificiale generativa.

Diverse chat con LLM su uno smartphone

Come ragionano gli LLM

I Modelli Linguistici di Grandi Dimensioni (LLM) non sono semplici strumenti di ricerca, ma sistemi complessi che influenzano sempre più il modo in cui gli utenti trovano e interagiscono con i contenuti. Per chi gestisce un sito, questo significa un cambio di prospettiva, perché non basta più “fare SEO” come abbiamo sempre fatto, ma dobbiamo capire come questi modelli “ragionano”.

 Gli LLM non “navigano” il web come un utente umano, maelaborano quantità enormi di testo e codice, scovando pattern, relazioni e probabilità statistiche. In pratica, “leggono” il web in modo molto diverso da come lo facciamo noi. La conseguenza diretta è che la struttura e la qualità delle informazioni che offriamo sul nostro sito diventano cruciali per essere compresi correttamente dall’AI. Se il nostro sito è un labirinto l’LLM rischia di perdersi, se è un libro ben scritto la comprensione è immediata.   

Le fonti di informazione chiave per gli LLM (e come ottimizzarle)

Per capire come farci trovare e apprezzare dagli LLM, dobbiamo analizzare le loro “fonti di informazione”. Da dove prendono i dati per rispondere alle domande degli utenti? Ecco le principali, con un occhio di riguardo a come ottimizzarle per WordPress:

2.1 Contenuti web ufficiali del brand

Il tuo sito è la tua base. È la fonte primaria da cui gli LLM attingono informazioni sul tuo brand, i tuoi prodotti, i tuoi servizi. Ma attenzione, “sito” non significa solo la homepage, ma include ogni singola pagina, articolo del blog, FAQ, descrizione prodotto.  Ecco come ottimizzarlo (e qui WordPress ci dà una grossa mano):

  • Struttura del sito: Una struttura logica e gerarchica aiuta sia gli utenti che gli LLM a trovare ciò che cercano.
  • Qualità dei contenuti: Contenuti accurati, completi, aggiornati e che rispondano davvero alle domande degli utenti sono oro. Pensa a guide approfondite, FAQ esaustive, articoli che risolvano problemi.   
  • Dati strutturati (Schema Markup): È un modo per “etichettare” le informazioni sul tuo sito, aiutando gli LLM a capire il contesto del tuo contenuto.
  • Velocità del sito: Un sito veloce è più facile da “scansionare”, da capire. Ottimizza le immagini, usa la cache (ci sono plugin appositi), scegli un hosting che non ti faccia penare.
  • Mobile-Friendly: Oggi, la maggior parte naviga da mobile. Se il tuo sito non è perfetto su smartphone, perdi utenti e perdi punti agli occhi degli LLM. WordPress è nato per essere mobile-friendly, ma verifica sempre che tutto funzioni a dovere.

2.2 Contenuti editoriali e notizie (e come influenzarli)

Gli LLM non guardano solo al tuo sito. Vogliono sapere cosa si dice di te “là fuori”. Articoli di giornale, recensioni indipendenti, blog di settore: tutto fa brodo. Come influire su queste fonti?

  • Backlink di qualità: I link da siti autorevoli sono come “sigilli di approvazione”. Concentrati sul link building naturale, creando contenuti così buoni che gli altri vorranno linkarti.
  • Comunicati stampa: Le novità vanno comunicate. I comunicati stampa, se ben fatti, possono farti ottenere visibilità su siti di notizie e blog.
  • Guest blogging: Scrivi articoli per altri blog del tuo settore: è un modo per farti conoscere, ottenere backlink e dimostrare la tua competenza.
Chat con un LLM su uno smartphone
@unsplash

2.3 Recensioni e feedback degli utenti (e come gestirli)

Le opinioni dei clienti sono una miniera d’oro per gli LLM, perché dicono cosa funziona e cosa no, cosa piace e cosa fa arrabbiare: ignorarle è un suicidio. Come gestirle?

  • Incorpora le recensioni: Se puoi, mostra le recensioni direttamente sul tuo sito. Plugin appositi ti permettono di farlo, dando agli LLM un accesso diretto a queste informazioni.
  • Monitora le piattaforme: Google Business, social media, piattaforme di recensioni… devi essere ovunque. Strumenti di monitoraggio ti aiutano a non perderti nulla. E rispondi! Sempre.
  • Incentiva le recensioni: Rendere facile lasciare un feedback è fondamentale. Un plugin di sondaggi, un modulo di feedback, un semplice link: scegli lo strumento giusto per i tuoi clienti.

2.4 Knowledge Graph e database (e come ottimizzare la presenza)

Gli LLM non si fidano solo del “testo libero”, ma amano i dati strutturati. Per questo, guardano a database come Wikipedia e al Knowledge Graph di Google. Come “entrare” in questi database?

  • Crea una pagina Wikipedia (se rilevante): Se la tua azienda è importante nel tuo settore, una pagina Wikipedia è un plus. Ma attenzione: le regole di Wikipedia sono ferree, perché neutralità e verificabilità sono le parole d’ordine.
  • Ottimizza la scheda Google della tua attività: La tua scheda su Google influenza direttamente il Knowledge Graph di Google. Assicurati che sia completa, accurata e aggiornata.

2.5 Contenuti generati dagli utenti (UGC) e come sfruttarli

I commenti sul tuo blog, i post sui social media, i forum di discussione: è tutto UGC (User Generated Content). È il web che parla di te, nel bene e nel male. Come gestirlo?

  • Incoraggia l’interazione: Fai domande, rispondi ai commenti, crea sondaggi, perché l’interazione genera contenuti freschi e pertinenti, che piacciono agli LLM.
  • Modera i commenti: Lo spam e i commenti offensivi vanno eliminati. Ci sono plugin anti-spam che ti aiutano a mantenere l’ordine.
  • Analizza l’UGC: Strumenti di analisi del sentiment ti permettono di capire se il tono delle conversazioni sul tuo brand è positivo, negativo o neutro.

Fattori chiave per la priorità delle fonti

Gli LLM non danno lo stesso peso a tutte le fonti. Ci sono “preferenze”, criteri che determinano quali informazioni sono più rilevanti. Ecco i principali:

  • Rilevanza: La fonte deve rispondere direttamente alla domanda dell’utente. Una pagina generica sul tuo brand è meno utile di un articolo specifico su un prodotto.
  • Autorità: Un sito con molti backlink di qualità è un tesoro: gli LLM lo ascoltano con più attenzione.
  • Aggiornamento: Le informazioni fresche sono più appetibili, quindi un articolo di ieri è meglio di uno di un anno fa, soprattutto se si parla di tecnologia.
  • Completezza: Più una fonte è esaustiva, più è utile e una guida dettagliata è meglio di una risposta secca.
  • Struttura: I dati organizzati (tabelle, elenchi, schema markup) sono più facili da “digerire” per gli LLM.

Conclusioni

L’era della GenAI è una sfida, ma anche un’opportunità enorme per chi ha un sito. Ottimizzarlo per gli LLM non è solo una questione di SEO. È una questione di creare un’esperienza utente migliore, di fornire informazioni più utili e di costruire una presenza online più forte e autorevole.

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