Anche se Google Bard non è ancora stato reso disponibile in Italia e in Europa è opportuno iniziare a guardare alle potenzialità e soprattutto ai cambiamenti che questo nuovo modo di fare ricerche potrebbero generare anche nell’ambito della gestione del tuo sito web e della tua presenza online.
Le intelligenze artificiali sono uno degli argomenti di conversazione tra addetti ai lavori e persone comuni più ricorrenti al momento e il motivo è principalmente il fatto che si tratta di tecnologie nuove e che, come tali, vengono indicate come rivoluzionarie per tutte le attività umane.
Non si può negare che l’avvento e soprattutto la diffusione di sistemi come ChatGPT stia avendo e avrà in futuro un impatto sulla società e sul mondo del lavoro ma quanto di questo impatto andrà a modificare in maniera sostanziale come si gestisce un sito web e come si organizza una presenza online rimane tutto da vedere.
A tal proposito risulta molto interessante un esperimento che è stato condotto e che ha cercato di realizzare uno stress test per verificare proprio qual è l’esperienza di un utente medio che decide di chiedere qualcosa a Google Bard piuttosto che fare una ricerca classica utilizzando il motore di ricerca. E la prima conclusione è che i due sistemi, almeno per ora, non sono né completamente sovrapponibili né intercambiabili.
Google Bard necessita di un cambio di strategia al tuo sito web?
L’esperimento è stato condotto da uno degli esperti del portale Moz.com. Miriam Ellis ha raccontato nel dettaglio ciò che ha cercato di ottenere da Google Bard rispetto al sistema di ricerca tradizionale di Google provando a chiedere di avere consigli relativi ad alcuni ristoranti nella sua zona di residenza.
Dai risultati ottenuti, chiedendo a Bard quali dovrebbero essere i migliori ristoranti di taco della cittadina in cui Ellis vive e confrontando poi questi dati con ciò che Google produce quando si fa una ricerca con la stessa richiesta, emergono differenze sul modo in cui Bard lavora per trovare le risposte migliori rispetto, almeno in parte, al modo in cui l’algoritmo generico di Google lavora. E parte delle differenze derivano molto probabilmente dal fatto che Google Bard è una tecnologia ancora piuttosto nuova e decisamente acerba nonostante possa appoggiarsi a tutta la conoscenza che si trova all’interno di Google Search.
Ma queste differenze, rese in maniera plastica dai risultati ottenuti chiedendo all’uno e all’altro sistema una lista con i 6 migliori ristoranti della zona, in buona sostanza non dovrebbero modificare il modo in cui organizzi le informazioni per avere un buon posizionamento online. Anche se Bard e il ranking di Google non sembrano coincidere perfettamente, i principi che distinguono un buon sito web, quindi un sito web che funziona, rispetto a un sito web che non produce risultati sono sempre gli stessi.
Nel momento quindi in cui Google Bard diventerà disponibile anche in Europa non ci saranno grandi cambiamenti da fare alla tua attività e strategia. Dovrai comunque ricordarti che avrei bisogno di un sito web curato, con informazioni di contatto aggiornate, che si carichi rapidamente magari sfruttando i plugin di WordPress e cercare di ottenere recensioni positive dagli eventuali clienti.