Quanto è diverso scrivere un libro dallo scrivere un blog? Che cosa può insegnarti il tuo blog nel momento in cui decidi di passare a una forma di scrittura più canonica e tradizionale come il libro?
Prendendo spunto da un intervento, pubblicato su WordPress TV, cui ha partecipato la nota scrittrice Ann Beaudet, intervento in cui racconta il modo in cui è passata da un blog ad un libro, cerchiamo di capire quando e come è possibile trasformare un blog WordPress in un vero e proprio volume e quali sono invece gli errori che sarebbe meglio evitare di commettere.
Per prima cosa analizziamo quali sono i benefici se decidi che il tuo percorso di scrittore o di scrittrice comincia con un blog piuttosto che con un libro e come poi tradurre tutto da un formato all’altro.
Blog WordPress, non è fuori moda come pensi
Basta provare a fare un giro online per scoprire che adesso, forse, quasi nessuno chiama più i blog blog. Perché tante volte vengono utilizzati all’interno di siti più grandi e complessi per fungere da corollario informativo ad altro mentre la gente si racconta per lo più sui social. Il che non è necessariamente un male ma in alcuni casi potrebbe farti sentire inadeguato. Perché tu in realtà su WordPress tutto quello che fai è raccontare delle tue esperienze personali.
A prescindere da quello che è lo scopo per cui scrivi sul tuo blog, hai comunque tutte le carte in regola, seguendo alcuni consigli, per trasformare ciò che hai già scritto in un trampolino interessante per passare ad un altro pubblico: un pubblico che non è per forza composto (solo) da chi ti segue già.
I blog, personali o meno, sono una forma di scrittura che ha alcune regole precise. Tra queste c’è quella di instaurare un rapporto molto diretto, quasi fisico, con il lettore. Perché a differenza di quello che succede con un lettore di libri, che magari può scrivere a un autore che a sua volta però può ignorarlo, quando si tratta di un blog i commenti sotto i post sono lì in bella mostra e dimostrare di ignorarli non fa fare bella figura.
Perché il blog è un discorso sempre aperto.
Nel suo intervento, Ann Beaudet fa innanzitutto notare come nel momento in cui decidi di passare il contenuto del tuo blog WordPress alla forma libro hai già svolto in realtà un lungo e approfondito lavoro sul tuo pubblico. Senza volerlo, riguardando quelle che sono per esempio le performance dei vari post, puoi scoprire quali sono gli argomenti più interessanti per chi di legge oppure qual è il modo di comunicare più efficace.
Chiunque decida di scrivere un libro (a meno che non lo faccia solo ed esclusivamente per se stesso o se stessa) deve farlo avendo in mente un pubblico. Se hai un blog, il pubblico che devi avere in mente lo conosci già e anche piuttosto bene. Un pensiero che deriva da questo è il fatto che con un blog che funziona hai già una nicchia in cui sei considerato più o meno un esperto: giardinaggio? Autoaiuto? Gestione delle finanze domestiche? Pittura su tessuto? Se il tuo blog ha un pubblico quel pubblico molto probabilmente apprezzerà anche i contenuti del tuo libro.
Che cosa non dovresti fare
Un sistema per passare da blog a libro è quello di prendere i contenuti uno ad uno, ammesso che ci sia tra di loro un filo logico che può unirli come capitoli di un unico grande discorso, rimetterli in ordine e trasformarli in un PDF dai inviare, gratis o a pagamento, o da stampare utilizzando i servizi di print on demand. Questo tipo di operazione, però, può farti perdere una occasione. Perché magari i post che hai scritto sul tuo blog WordPress erano frutto di una conoscenza limitata dell’argomento di cui, nel frattempo, sei diventato un esperto.
Per questo motivo un passaggio intermedio dovrebbe invece essere quello di utilizzare i tuoi contenuti già pubblicati come canovaccio per ampliare il discorso. Una alternativa altrettanto interessante può essere quella di utilizzare i contenuti del blog come spunto per poi scrivere nuovi contenuti che vadano sul libro in una sorta di dialogo in cui tu e i tuoi lettori vi trovate tra post sul blog e capitoli del libro.
Se il tuo blog per esempio si occupa di fai da te, puoi creare un ebook con i tuoi progetti migliori oppure con un excursus sui materiali più adatti ai diversi interventi. Devi infatti pensare anche che rispetto al tuo blog il contenuto del libro, anche semplicemente di un ebook, non sottostà alle leggi di internet e può quindi essere consultato comodamente dallo smartphone senza doversi collegare: immagina la comodità di fornire ai tuoi lettori una guida offline per quando andranno nel loro negozio di hobbistica preferito, senza dover aspettare che qualcosa si carichi su internet.
Se è un libro, trattalo da libro
Rispetto alla carta stampata, i blog godono di una libertà maggiore. Questa libertà però non significa che anche i blog non potrebbero migliorare, in alcuni casi, se venissero seguiti più da vicino i principi cardine della narrativa. Uno tra tutti: l’idea che il tuo post debba raccontare una storia. Che non significa che debba raccontare una bugia ma che devono esserci un inizio, uno svolgimento e una conclusione. E che arrivati alla conclusione il lettore deve quantomeno avere avuto la risposta alla domanda posta nel titolo.
Per i libri funziona così dai tempi di Omero ed è qualcosa che i lettori si aspettano. Per questo motivo, passando da blog a libro devi tenere presente quelli che sono i fili che uniscono i diversi contenuti. Se hai un blog di cucina e vuoi portare le tue ricette a un pubblico che ama collezionare libri dovrai quindi, per esempio, organizzare le ricette in base alla pietanza oppure agli ingredienti o alla tecnica di cottura.
Una organizzazione che, in caso di blogger molto prolifici, può aprire la strada non ad un singolo libro ma ad una serie di volumi in cui puoi raccontare i tuoi viaggi sotto forma di ricette, dire a tutti qualcosa della tua vita o della tua infanzia con gli ingredienti e i profumi che utilizzi di più ed è così via.
Il principio cardine è quello che sei passi ad un libro il contenuto come tale va trattato.