In una situazione ideale non dovrebbe esserci bisogno di cambiare nulla nella struttura del tuo sito costruito con WordPress.
Ma quando le cose cambiano a volte è necessario fare ricorso ai redirect. Fino a non molto tempo fa esisteva solo quello identificato dal numero 301. Più di recente si è aggiunto il codice 308. 308 e 301 identificano entrambi un tipo di redirect ma non sono del tutto sovrapponibili e non sono intercambiabili, anche perché sennò avremmo tutti semplicemente continuate ad utilizzare solo il codice 301.
Vediamo quali sono le situazioni in cui è bene scegliere uno piuttosto che l’altro codice e quando invece si deve fare altro.
Cosa fanno i codici errori 308 e 301?
Quando si parla di codice errore quello che viene subito in mente è l’errore 404. L’errore che si genera quando Google ha indicizzato una pagina che poi in realtà viene eliminata dal sito su cui dovrebbe trovarsi. La gestione dell’errore 404 è delicata ma non difficile.
Ma non esiste solo questo tipo di errore ovviamente. Altri due codici molto importanti sono 308 e 301. Il codice che potremmo definire storico è quello 301. Si tratta del modo in cui un sito web segnala a qualunque motore di ricerca, per esempio Google, che una URL è stata trasferita definitivamente ad un’altra posizione.
Rispetto allo status code 301, il codice 308 è più recente e non ha ancora lo stesso tipo di supporto. Ha la sua utilità ma potrebbe non essere la scelta migliore. Entrando nel dettaglio cominciamo però con il 301, il codice più utilizzato.
Nella definizione generalmente accettata l’errore 301 è un redirect permanente che indica che la risorsa è stata spostata ad una URL diversa e comunica ai motori di ricerca e ai client che è necessario fare un aggiornamento degli index e della cache, in modo tale che tutti abbiano il nuovo indirizzo.
L’errore quindi stimola l’aggiornamento delle URL e consente agli utenti che eseguono ricerche online di trovare esattamente quello che cercano, nel posto in cui devono trovarlo. La loro utilità si ha, per esempio, quando un sito web cambia dominio e c’è bisogno di spostare grandi risorse senza dover necessariamente fare copia incolla per crearle ex novo.
Un’altra situazione in cui vengono utilizzati molto spesso i codici 301 e il redirect è quando è cambiata la struttura del sito web e quindi le URL dei contenuti. I sistemi per implementare il codice 301 sono diversi ed è possibile addirittura passare per JavaScript.
Anche se molte volte si tratta di una soluzione che viene consigliata solo per i cambiamenti temporanei e sono, rispetto ai cambiamenti lato server, un po’ più lenti perché implicano che il client esegua il codice JavaScript per riuscire ad arrivare alla nuova URL. Più comodi sono quindi i redirect da effettuarsi in Apache o dentro PHP. Questi sono i codici 301.
Cerchiamo di capire la differenza con i codici 308. Anche i codici 308 indicano un redirect e anche i codici 308 servono per segnalare lo spostamento permanente di una risorsa a una nuova URL. In questo codici 308 e 301 sono equivalenti.
La differenza viene dal fatto che il codice 308 non va a spingere sulla cache né sugli index. Si può utilizzare quindi per quei casi in cui i client non possono aggiornare autonomamente questi elementi. Il suo scopo è quello di segnalare che tutte le eventuali richieste della risorsa che si dovrebbe trovare in una determinata URL vanno fatte a un altro indirizzo.
Come accennavamo, però, si tratta di un codice che ha la sua utilità ma che potrebbe non essere compatibile con tutte le situazioni che si possono generare online. Va quindi valutato caso per caso. Anche il codice 308 può essere implementato utilizzando Apache, PHP e anche con JavaScript.
Un’altra differenza è che, proprio data la sua novità, il codice 308 potrebbe non essere ben compreso da tutti i motori di ricerca e questo potrebbe trasformarsi in un problema per il ranking dei tuoi contenuti, se hai dovuto spostarli in blocco. In generale, come abbiamo visto, questi codici servono a segnalare che ci sono stati degli spostamenti.
E sono utili non solo se decidi di cambiare dominio ma anche se si effettua un passaggio da http ad https oppure se si sono fusi insieme diversi siti web. Una situazione in cui invece sarebbe bene non utilizzare i codici dei redirect e quando la risorsa è stata cancellata.
Per quelle persone situazioni in cui non hai intenzione di spostare la risorsa in alcun modo e semplicemente vuoi che sparisca, la soluzione più indicata è l’errore 410. Un altro consiglio è quello di ridurre al minimo la possibilità che si creino catene di redirect, perché queste hanno sempre un impatto negativo sulla SEO e sulla esperienza degli utenti.
E, parlando ancora di esperienza utenti, attenzione anche se il redirect coinvolge altri siti web. Per queste situazioni è necessario contattare tempestivamente tutti i siti web che potrebbero avere i vecchi indirizzi dei contenuti e fornire gli indirizzi aggiornati. Come per qualunque altra azione che svolge sul tuo sito web infine ricorda sempre di assicurarti che i redirect e i codici 308 e 301 facciano il loro lavoro e che quindi non ci siano anomalie o problemi.