Da un controllo dei risultati dei tuoi contenuti ti sei accorto che le pagine non vengono più mostrate nella SERP e anzi sono state deindicizzate da Google.
E tu sei lì a cercare di capire se per caso si è rotto qualcosa a livello di codice, se sei per caso vittima di un attacco di qualche tipo o se forse ci sono dei problemi con i bot che dovrebbero arrivare sulle tue pagine e invece non arrivano.
Il problema delle pagine che spariscono dalla SERP e dei contenuti che non sono più indicizzati anche se prima lo erano è un problema che può colpire qualunque sito web. Dato però che le motivazioni potrebbero essere le più varie, abbiamo deciso di fare una cernita delle principali cause per cui avviene la deindicizzazione e quindi per cui i contenuti spariscono. È molto probabile che anche i tuoi contenuti spariti siano scomparsi per uno di questi motivi.
Pagine sparite dalla SERP, di chi è la colpa?
Per il possessore di un qualunque sito web è ovviamente molto importante che i contenuti vengano correttamente esaminati dai bot di Google, perché solo in questo modo vengono poi proposti agli utenti in base alla classificazione che gli stessi bot hanno fatto.
Ogni nuovo sito deve controllare di essere sulla mappa generale di internet e deve quindi segnalare correttamente di esistere a Google, in modo da poter poi apparire nella SERP. Una volta che si è entrati nel giro, i nuovi contenuti vengono via via esaminati, con una periodicità variabile, dai bot sguinzagliati dai motori di ricerca e aggiunti così un po’ alla volta nella SERP quando serve.
Ma ti sei improvvisamente accorto che qualcosa non torna. Contenuti che fino a poco tempo prima erano presenti e apparivano nei risultati delle ricerche ora non solo non appaiono più ma risultano del tutto deindicizzati da Google. In pratica il motore di ricerca e i suoi bot ti ignorano.
Un primo esame che va fatto è ovviamente quello a livello del file robots.txt.
Questo è il file che dice ai bot come devono comportarsi. Se per qualche motivo il file è stato modificato, da te o da altri, potrebbero esserci problemi nella gestione del crawling dei contenuti. Ma se il file robots.txt è ancora come l’ultima volta che l’hai lasciato quali sono i motivi per cui sei sparito dalla SERP?
Un’altra causa potrebbe essere un attacco hacker che ti ha colpito e che ha trasformato pagine legittime in contenuti che Google non mostra più perché pericolosi. Gli attacchi possono manifestarsi in modi vari: potrebbe per esempio essere apparsa una nuova categoria di post che tu non hai aggiunto o potrebbero essere stati pubblicati contenuti che sai di non aver scritto. In questo caso il problema è una falla nella sicurezza del tuo sito a livello di dashboard. Assicurati di avere almeno un plugin per la sicurezza e di cambiare le credenziali di accessso, aggiungendo magari una autenticazione a due fattori.
Ma se non sei vittima neanche di un hacker: cosa è successo? Potrebbe essere colpa tua.
Il contenuto che lavora contro di te
Se non si tratta di un problema tecnico e non si tratta di hacker è possibile, anzi è molto probabile, che il problema venga da quello che hai fatto e da quello che non hai fatto con i contenuti che proponi agli utenti e che vengono anch’essi esaminati periodicamente dai bot per entrare nella SERP.
Se non produci contenuti che forniscono informazioni di qualità, se non aggiorni periodicamente le informazioni che potrebbero diventare obsolete, se non fai in modo che gli utenti trovino vantaggio dal navigare sul tuo sito, Google comincerà a pensare che quello che offri non vale tanto quanto quello che offrono i tuoi concorrenti e quindi lentamente ti farà scomparire dalla SERP, istruendo i propri BOT a non cercare più di sapere cosa c’è all’interno delle pagine che prima invece controllavano.
Il contenuto che perde posizioni le perde (lasciando da parte una eventuale ecatombe informatica) perché gli utenti non trovano più interesse nel navigare su quel contenuto e quindi segnalano così ai bot che a lungo andare non vale più la pena neanche andare a guardare che cosa ci sia scritto.
E lo stesso discorso vale anche se alcuni contenuti del tuo sito funzionano bene e vengono indicizzati e appaiono nella SERP e altri invece vengono ignorati. È molto probabile che i contenuti che sono indicizzati e che rimangono nella SERP sono quei contenuti che gli utenti apprezzano.
Offrono informazioni nuove, un punto di vista personale, risolvono un problema o possiedono tutti e tre questi fattori contemporaneamente. Nel momento in cui ti metti a parlare con gli utenti è infatti importante non fare un soliloquio in cui gli altri dovrebbero essere costretti solo ad ascoltare tutto ciò che hai da dire.
Anche se lo spazio del tuo sito sembra uno spazio a senso unico, in realtà la comunicazione è comunque a due sensi: se tu offri qualcosa di valore, gli utenti torneranno e quel loro tornare sarà il modo in cui segnaleranno che sono interessati. Perché Google raccoglie ogni più piccolo brandello di informazione e lo valuta in modo da raffinare sempre più quello che c’è nei risultati delle ricerche che gli utenti effettuano ogni giorno.
Paradossalmente è più facile scoprire se il problema deriva dai contenuti piuttosto che non da qualche inciampo tecnico: quello che devi fare è infatti scegliere uno dei contenuti che sono spariti dalla SERP, esaminarlo, aggiornarlo e guardare quello che succede.
È probabile che con le nuove informazioni che sono state aggiunte, qualche bot possa arrivare e esaminare quello che hai aggiunto o modificato. Se le informazioni che offri adesso sono migliori rispetto a prima e sono migliore rispetto alla concorrenza sullo stesso argomento vedrai che la pagina tornerà ad essere correttamente indicizzata.
Potresti, quindi, semplicemente essere incappato in un problema piuttosto comune che riguarda la decadenza dei contenuti. Qualcosa che si risolve con un calendario per le modifiche e l’aggiornamento periodici di tutto ciò che c’è sul tuo sito.