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Gli aspetti fondamentali per capire se mantenere i commenti migliora o compromette la strategia digitale del sito.

Per molti anni, la sezione commenti è stata considerata un elemento di fondamentale importanza su qualunque tipo di sito o di blog. Si tratta di uno spazio di confronto e discussione per i lettori. Oggi, però, sono sempre di più gli editori che si trovano davanti a una scelta: se mantenere la sezione dei commenti oppure eliminarla del tutto.

Questo può, infatti, influire sull’autorevolezza, sull’immagine e sulla percezione della qualità di un sito. Commenti sì o commenti no? Scopriamo di più sulla decisione che cambia l’autorevolezza del sito.

Sezione commenti: tenerla o no? I punti da analizzare per non sbagliare

In un contesto in cui le conversazioni tendono a trovare spazio, soprattutto, sui social, alle piattaforme come WordPress – sebbene offrano strumenti di gestione sempre più avanzati – resta ben poco, alla fine. Oggi non è, quindi, importante capire solo se avere una sezione commenti o meno, ma il ruolo che questa gioca in una strategia editoriale. Ogni sito deve valutare rischi e vantaggi di una funzione che può aumentare la reputazione. Tenere o no la sezione commenti? Ecco i punti da analizzare per non sbagliare.

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Sezione commenti: tenerla o no? I punti da analizzare per non sbagliare – SOS-WP.it
  1. Tipo di contenuti pubblicati: guide, articoli tecnici o contenuti educativi possono beneficiare di una sezione commenti, in quanto permettono degli scambi di opinione utili. Su siti con contenuti più sensibili – come quelli di politica o cronaca, ad esempio – i commenti possono generare disinformazione o flame.
  2. Tempo per la moderazione: la sezione commenti va, assolutamente, gestita. Senza una moderazione, messaggi aggressivi, spam, bot e simili possono contribuire ad abbassare, velocemente, la qualità percepita del sito, influendo negativamente sull’immagine del brand. Se non si può moderare, è consigliabile disattivarla.
  3. Obiettivi: se si ha necessità di creare una comunità interna al sito, i commenti possono essere molto utili in questo senso.
  4. Impatto sulla SEO: i commenti possono arricchire la pagina, migliorandone la visibilità. Nel caso, però, in cui gli interventi siano ripetitivi o scadenti, questi possono confondere Google peggiorandone il posizionamento.
  5. Canali social: molti siti preferiscono spostare – come accennato prima – la conversazione sui social. Qui, infatti, le discussioni sono – da un certo punto di vista – più naturali. Generalmente, integrare i social sul sito è una delle scelte migliori.

Decidere se mantenere attiva la sezione dei commenti non è una scelta di poco conto, perché influisce sulla percezione del brand, sulla sua qualità e sul posizionamento SEO. Creare una community interna al sito può essere una cosa positiva ma, probabilmente, nella maggior parte dei casi spostare la conversazione sui social è la scelta migliore. Scopri anche come gestire i commenti su WordPress e come aumentare i commenti sul tuo blog.

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