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Quello che sembra un menu ideale può trasformarsi in un labirinto per l’utente. Capire come progettarlo è il primo passo per evitare confusione.

Generalmente, quando si parla di design digitale si crede che, più un menu è perfetto, ricco e “ben costruito” e migliore sarà l’esperienza dell’utente. In realtà, spesso accade l’opposto. I menu troppo complicati, iper-organizzati o impeccabili esteticamente, possono generare rallentare la navigazione e persino far abbandonare il sito.

La verità è che la mente umana funziona con scelte intuitive, percorsi semplici e strutture che possano richiamare ciò che già si conosce. Scopriamo, quindi, perché i menu troppo perfetti confondono più di quelli semplici.

Perché i menu “perfetti” finiscono per confondere: i motivi principali

Alcuni sviluppatori, professionisti e designer preferiscono dei menu essenziali, anche su piattaforme come WordPress. Capita che ci sia la tentazione di aggiungere diverse categorie o, addirittura, sottocategorie, ma spesso un menu enorme è controproducente. Capire cosa rende un menu efficace è di fondamentale importanza per costruire un luogo in cui gli utenti si trovino a proprio agio. Ecco, quindi, perché i menu “perfetti” finiscono per confondere, quali sono i motivi principali.

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Perché i menu “perfetti” finiscono per confondere: i motivi principali – SOS-WP.it
  1. Fatica mentale: quando si ha troppa scelta – questo sul Web, come nella vita reale – c’è anche più confusione. Un sito può essere impeccabile dal punto di vista sia estetico che strutturale, ma non essere realmente chiaro per chi visita il sito. Il cosiddetto choice overload è uno dei problemi più diffusi, perché c’è più da valutare per la mente e a cui prestare attenzione. L’utente, quindi, rallenta e abbandona.
  2. Disorientamento: gerarchie troppo complesse, categorie dentro categorie, disorientano. Il percorso può smettere di essere intuitivo. I menu dovrebbero essere il più semplici possibile. Troppi livelli riducono la probabilità che gli utenti completino, effettivamente, il percorso.
  3. Rallentamento d’uso: troppa perfezione dal punto di vista estetico può rallentare l’uso e intralciare l’esperienza. Troppi dettagli fanno perdere il focus sui contenuti, oltre a creare distrazioni inutili.
  4. Ambiguità: etichette, ad esempio, troppo creative o tecniche possono essere super-professionali, ma devono essere altrettanto chiare altrimenti non adempiono allo scopo.

I menu semplici, invece, sfruttano una logica già conosciuta. Gli utenti preferiscono ciò che già conoscono, perché è un metodo più veloce e richiede, inoltre, meno energie cognitive. È meglio, quindi, creare un menu con meno voci, titoli chiari, percorsi brevi e delle gerarchie visive immediate. Se un utente riesce a trovare ciò che cerca in pochi secondi, allora vuol dire che il menu è ben progettato. Scopri anche come trasformare un menu noioso in una vera esperienza interattiva e come creare un menu di navigazione su WordPress.

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