Per raggiungere un numero più vasto di potenziali clienti attraverso i risultati che Google mostra delle ricerche puoi pensare a creare un sito multilingue ma dovresti anche sapere quali sono le lingue supportate dai risultati tradotti automaticamente.
Quando ti trovi a dover fare una ricerca attraverso Google decidi in che lingua vuoi che siano i risultati sostanzialmente scegliendo la lingua in cui effettui la ricerca, compilando il campo apposito con alcune parole piuttosto che altre. Guardando a questa attività quotidiana ma dal punto di vista di un possessore di un sito WordPress che magari serve da volano per la tua attività o i tuoi prodotti potresti quindi pensare di doverti necessariamente imbarcare nell’impegno e nella spesa di creare un sito multilingue.
E in realtà coprire almeno una o due lingue straniere tra le più utilizzate, o magari soltanto avere una versione in inglese del tuo sito, può aiutarti a trovare clienti che non parlano italiano. Ma nel mondo, nonostante la lingua inglese sia molto diffusa, ci sono tante altre lingue. E qui entra in ballo Google che, come spiegato nella documentazione ufficiale disponibile su Google Search Central, può decidere a volte di tradurre il testo del link ad un sito o ad una pagina e lo snippet che riassume il contenuto del sito o della pagina nella lingua di destinazione dell’utente senza che tu debba fare nulla. E, cosa ancora più interessante, puoi monitorare che cosa succede a questi risultati tradotti per scoprire potenziali nuovi mercati di cui forse ignoravi l’esistenza.
Come funzionano e cosa valutano i risultati tradotti di Google
Google funziona in una vastissima gamma di lingue diverse e di certo uno dei servizi che sono utilizzati ogni giorno da tanti utenti è Google Traduttore. Per quanto non sia mai ottimale affidarsi soltanto a una traduzione automatica, e anche se gli algoritmi di Google si sono migliorati nel tempo, anche una traduzione automatica può aiutare a capire quanto meno il senso generale di ciò che si sta guardando e magari a far nascere quella scintilla di interesse che può trasformare un utente casuale in un cliente.
Per questo è molto interessante l’aggiornamento della documentazione relativa ai risultati tradotti. Le lingue supportate sono le seguenti: bengalese, francese, hindi, indonesiano, inglese, kannada, malayalam, marathi, portoghese, spagnolo, tamil, telugu, tedesco. L’italiano manca e probabilmente continuerà a mancare per un bel po’ ma il fatto che i risultati siano tradotti per esempio in molte lingue del Sud Est asiatico può aiutarti a decifrare le performance che stai ottenendo o che potresti ottenere.
Perché dato che Google genera automaticamente queste traduzioni in realtà non le ospita in senso stretto, il che significa che rientrano come tutto ciò che succede al tuo sito nel report sul rendimento che puoi trovare insieme agli altri valori nella Search Console. Per dovere di completezza vale la pena sottolineare che puoi decidere di non permettere la traduzione di una pagina del tuo sito web o di tutto il tuo sito web ma si tratterebbe di una scelta decisamente controproducente. Perché, come accennato prima, avere potenzialmente il tuo sito tradotto in lingue che non avevi preventivato potrebbe in effetti aprirti a mercati che non avevi valutato e poter leggere le metriche e il rendimento anche proprio dei risultati tradotti può fornirti indizi su cosa sviluppare nelle tue campagne e dove concentrare gli sforzi.