La necessità di conoscere motori di ricerca anonimi e che quindi non raccolgano e non ridistribuiscano le informazioni personali degli utenti è diventata una nuova necessità. Questi sono alcuni cui puoi affidarti se vuoi un po’ più di privacy.
Tutto ciò che si trova in rete viene pagato in un modo o nell’altro. Anche il browser che all’apparenza è gratuito in realtà, in almeno un buon 90% dei casi, cerca in qualche modo di guadagnare dall’utilizzo che gli utenti fanno ogni giorno dello strumento. E il modo in cui molte società guadagnano è raccogliendo e smistando le informazioni personali di chi ogni giorno si collega o fa ricerche in rete.
Per questo motivo risulta, soprattutto per tutti coloro i quali vogliono essere più consapevoli delle informazioni personali che viaggiano online, fondamentale conoscere quelle che sono le alternative realmente anonime ai principali motori di ricerca. Si tratta di sistemi che promettono una maggiore consapevolezza quando ci si trova in rete.
Motori di ricerca anonimi, eccone quattro da provare
Prima di passare a vedere nel dettaglio questi quattro browser anonimi occorre fare una dovuta premessa. Se vuoi realmente essere invisibile a chiunque raccolga dati online, i sistemi che puoi utilizzare sono in realtà due. Da una parte puoi decidere di utilizzare il browser in forma anonima in modo tale che non venga raccolta la cronologia di quello che fai né vengano inviati ai siti web che visiti i dati relativi al tuo dispositivo. L’alternativa è quella di passare attraverso una VPN che è in grado di nascondere la tua vera identità online e quindi ti consente di navigare senza sparpagliare molliche digitali.
Veniamo ora ad alcuni dei motori di ricerca anonimi che puoi provare al posto di quelli più diffusi e utilizzati, che però sono ormai noti proprio per la mole di cookie e informazioni che scambiano e raccolgono in ogni istante con siti e database. Uno dei più utilizzati tra i motori di ricerca che non raccolgono informazioni personali e non tracciano le attività degli utenti c’è quello della paperella: DuckDuckGo. Questo motore di ricerca promette di proteggere la privacy fornendo tre servizi semplicemente aggiungendolo a Chrome sotto forma di estensione. Nello specifico promette ricerca privata, blocco dei sistemi di tracciamento e navigazione criptata.
Un altro browser che promette di rendere la navigazione più sicura è Qwant. Quest’ultimo è pensato, come DuckDuckGo, per garantire sicurezza ma ha una intelligente funzione apposita dedicata ai più piccoli denominata Qwant Junior oltre alla possibilità di utilizzare un’alternativa a Google Maps che permette di evitare di essere tracciati in movimento. Sempre all’interno di Chrome può essere scelto come motore di ricerca Startpage.
Un altro tra i motori di ricerca anonimi che evita, attraverso una connessione criptata, di fornire materiale per pubblicità targettizzata. Da ultimo segnaliamo Searx. Un motore di ricerca completamente open source cui si può contribuire in qualità di programmatore semplicemente andando alla sezione di GitHub dedicata. Il sistema di Searx consiste in una aggregazione dei risultati raccolti attraverso altri motori di ricerca e questo impedisce la diffusione e la raccolta dei dati personali.