L’organizzazione del tuo sito WordPress può in qualche modo andare ad influenzare le performance Generali SEO? La risposta breve è sì.
Il tuo sito WordPress ha bisogno di essere organizzato in modo tale che da semplicemente organizzato si trasforma in un sito ottimizzato. Un sito ottimizzato è un sito in cui nulla è lasciato al caso. E di solito questo significa che nel momento in cui devi produrre dei contenuti ti assicuri che ogni virgola sia al suo posto.
Immaginando che il tuo sito web serva per esempio a promuovere i tuoi prodotti e quindi a sperare in una vendita, quello che avrai probabilmente già fatto è stato creare delle pagine in cui descrivi tutte le strabilianti e particolari attrattive dei prodotti in questione. Oltre alle pagine pubblicitarie, in cui puoi aver descritto quello che i tuoi prodotti possono fare in termini di risoluzione di un problema, che è sempre un approccio molto buono quando si scrive per il web, avrai di certo anche le pagine ufficiali che riguardano i prodotti . pagine ricche di dettagli e foto. Ma sei sicuro che tutto questo contenuto curato fino allo sfinimento stia dando i frutti sperati? Potresti avere un problema di organizzazione e non rendertene conto.
Organizzato e ottimizzato, il tuo sito WordPress deve funzionare così
Come già accennato, ottimizzato è un altro modo per dire organizzato. Ma mentre organizzato in generale significa che segue una logica, ottimizzato significa che la logica che va seguita è quella che permette a Google di comprendere rapidamente come funziona il tuo sito web e analizzarlo per poterlo poi fornire agli utenti come fonte affidabile.
Ma questo è ciò che di solito fai quando controlli la SEO di un contenuto. Ti sei mai chiesto, però, se anche l’organizzazione delle categorie in cui hai distribuito i contenuti influisce sulla SEO generale? È il caso di porsi questa domanda. Perché la risposta è sì. E la motivazione viene di nuovo dal modo in cui Google guarda quello che hai sul tuo sito, per capire di che cosa si parla e quindi offrirlo poi agli utenti che pongono determinate domande piuttosto che altre. Le categorie, e quindi la creazione di una struttura a cartelle, consente a Google di capire a quale topic fa riferimento il contenuto specifico magari di un post sul tuo blog oppure una pagina dei tuoi e-commerce.
Immagina di vendere attrezzi da giardino e di aver creato un’unica gigantesca categoria dove trovano posto falciatrici, concimi biologici e sistemi per la lotta integrata. Se tutto rientra in un unico calderone di “attrezzi da giardino” ti sei innanzitutto perso la possibilità di sottolineare come il tuo sito si occupi magari solo di prodotti che non hanno conseguenze sull’ambiente.
Organizzando i tuoi attrezzi da giardino in tre categorie, per esempio attrezzatura, concimi bio e prodotti per l’agricoltura biologica aiuterai Google a comprendere a chi offrire quello che proponi in modo da risultare, per esempio, nelle ricerche di chi vuole un repellente da spruzzare in giardino che non uccida ma allontani e soprattutto che non sia molesto per le api. Avere quindi le cosiddette category page aiuta il motore di ricerca a capire che cosa vuoi dire e ti collega ai clienti potenziali giusti.