Sul suo sito ufficiale SiteGround ha annunciato di essere riuscito ad aggiornare oltre tre milioni di database, aggiornando i server alla nuova versione 8 di MySQL.
Un aggiornamento che tecnicamente potrebbe non essere degno di nota ma è in realtà un modo molto particolare di gestire questo aspetto. Di solito, gli aggiornamenti dei database alle varie versioni di MySQL avvengono automaticamente ma poi è compito di chi gestisce effettivamente i siti web cercare di essere compatibili con le novità.
Come spiega invece il post sul sito ufficiale di SiteGround, il passaggio è stato curato nei dettagli in maniera tale da poter evitare disservizi. Una storia che ci permette di guardare ad un modo di interfacciarsi con i propri clienti da cui potresti prendere spunto anche tu.
Come SiteGround ha realizzato l’aggiornamento del secolo
Il resoconto di quello che gli esperti di SiteGround hanno fatto inizia con l’ammissione che l’aggiornamento a MySQL è stata una decisione presa dopo aver soppesato diverse opzioni. E prima di passare a vedere il proprio approccio, ci parla di quelle che sono le due linee di condotta che di solito si vedono. Da una parte ci sono le società di hosting che decidono di aggiornare solamente i nuovi server e lasciare che siano poi i clienti, quindi i gestori dei siti web, a fare il trasferimento.
Dall’altra parte invece ci sono quelli che attivano le nuove versioni di MySQL senza però controllare se questo va a inficiare le prestazioni del server e quindi dei siti. L’aggiornamento è però importante per tutti. Avere una versione troppo anziana di MySQL è infatti un rischio per la sicurezza. Ed è qui che si inserisce l’approccio un po’ diverso di SiteGround.
Un approccio che è partito da un’analisi delle incompatibilità nel momento in cui i siti si fossero aggiornati a MySQL 8. A questo è seguito un periodo di test con alcuni server, che sono stati messi alla prova con configurazioni tra le più varie in maniera tale da avere tutto un ventaglio di possibilità di errori da poter prevenire nel momento in cui si fossero poi verificati sui siti reali.
Il terzo passaggio è stato poi l’aggiornamento e la correzione automatizzata in base ai risultati dei test. Il lavoro automatizzato, prosegue l’analisi del post sul blog, ha rimosso gli errori in maniera rapida risparmiando ore e ore di lavoro manuale. Ma è chiaro che non tutto poteva essere lasciato all’automatizzazione.
Quindi gli esperti hanno controllato manualmente che tutti i siti funzionassero. In totale sono stati identificati poco più di 7500 siti che non avevano apprezzato l’aggiornamento alla nuova versione di MySQL e i problemi in questi casi sono stati risolti dagli esperti ma per un numero molto ridotto di siti web.
Per quei siti la cui configurazione poi non è affatto compatibile con l’aggiornamento, sono stati dati due mesi di tempo (a spese di SiteGround) per eseguire le operazioni necessarie per poter essere poi aggiornati e passare ai nuovi database.
Tutto si è svolto in modo preciso e questo ha ridotto al minimo i disservizi che si sarebbero potuti verificare se invece l’aggiornamento fosse stato lanciato senza un lavoro di preparazione. I numeri che riporta SiteGround sono per questo da festeggiare. Noi vogliamo concentrarci su un singolo numero: 63. Il numero di giorni totali che sono stati impiegati per la migrazione di tutti i database.
Un esempio da applicare anche altrove
Quello che colpisce nel resoconto fatto sul sito ufficiale di SiteGround è che sono state dettagliate le fasi del percorso che hanno portato all’aggiornamento. Ed è soprattutto su una fase che vogliamo porre l’accento. La fase di preparazione e di analisi.
Quando si eseguono degli aggiornamenti, si dovrebbe sempre cercare di avere una situazione chiara, anche se a livello teorico, di quello che potrebbe non funzionare più. E poi occorre eseguire dei test mirati per individuare rapidamente le anomalie e correggerle.
Questo dovrebbe essere il percorso che dovresti seguire anche tu nel momento in cui decidi di aggiornare il tuo sito WordPress. Anche per esempio la nuova versione di un plugin, l’installazione di un tema diverso, lo spostamento di risorse può generare situazioni in cui poi il sito web non funziona più a dovere. Per evitare di perdere tempo dopo quello che devi fare è prepararti.
La preparazione, quando si gestisce un sito web, non è mai una perdita di tempo, perché evita di trovarsi a lavorare poi in situazioni di emergenza. In alcune circostanze puoi lavorare in autonomia. E del resto la piattaforma di WordPress lo consente.
Se però gli aggiornamenti che devi fare pensi che siano importanti, in quel caso sarebbe meglio chiedere un supporto a personale specializzato. A prescindere, ricorda poi sempre di eseguire un backup prima di qualunque grande sconvolgimento della tua presenza online.