Che lo vogliamo o no l’informazione non passa più soltanto attraverso i canali tradizionali di qualche generazione fa.
E la riprova è il fatto che possiedi un sito di notizie o che magari vuoi aprirne uno. Che si tratti di notizie generaliste oppure relative al tuo settore di competenza non importa. Quello che conta è la tipologia di contenuto che hai intenzione di condividere con gli utenti, che passano per caso sulle tue pagine oppure che si iscrivono alla tua newsletter.
E proprio parlando di utenti che incappano nelle notizie, sono interessanti alcune statistiche di uno studio condotto da Pew Research. Lo studio guarda in particolare agli utenti americani ma le statistiche e i comportamenti non sono di certo geolocalizzati.
Vediamo quindi cosa pensano gli utenti dei siti di notizie e quali sono i sistemi con cui tanti rimangono aggiornati su quello che succede nel mondo. Conoscere quali sono i tuoi competitor (e non sono solo quelli che pensi) può aiutarti a continuare ad essere rilevante per il tuo pubblico e anche ad allargarlo.
Il tuo sito di notizie da solo non basta più
Cominciamo subito con la brutta notizia. O meglio con un dato di fatto da cui occorre necessariamente partire per mettere tutto in prospettiva: sempre più persone si trovano a leggere, o addirittura a cercare, le notizie non sui siti che di notizie si occupano ma sui social.
Per esempio la metà degli adulti americani ha dichiarato di cercare almeno qualche volta notizie attraverso le quattro principali piattaforme di social media: Facebook, TikTok, Instagram e quello che una volta chiamavamo Twitter e che dovremo prima o poi abituarci a chiamare X.
A fare la parte del leone, e sono sempre dati raccolti da Pew Research, Facebook con percentuali variabili per Instagram, TikTok e Twitter/X. Altri percorsi che portano gli utenti americani verso le notizie passano anche attraverso LinkedIn o Twitch e in alcuni casi, un 3%, attraverso WhatsApp.
Ma anche se tantissimi continuano ad utilizzare Facebook c’è per esempio una percentuale che è schizzata alle stelle per quello che riguarda proprio TikTok. Se nel 2020 infatti era solo il 22% degli adulti americani che dichiarava di trovare notizie con regolarità sulla piattaforma di video che piace tanto ai giovani, nel 2023 si è arrivati al 43% degli utenti che si trovano su TikTok proprio per le notizie.
Percorsi in salita, quindi, con un aumento degli utenti che guardano ai social per le notizie anche per esempio per Instagram mentre rimane stabile YouTube. Questo è già un primo dato su cui si può ragionare per il tuo sito di notizie.
Come gli americani, tutti gli abitanti del pianeta stanno cominciando a vedere i social non più come un luogo in cui semplicemente raccontare quello che ha combinato il gatto lasciato da solo in soggiorno oppure per far vedere agli altri la fioritura delle rose sul balcone.
I social sono un sistema con cui si può comunicare ma anche un sistema con cui si possono ricevere informazioni e notizie. Motivo per cui, se ancora non hai aperto un profilo su nessuno dei principali social media stai probabilmente perdendo ottimi occasioni di farti conoscere dal tuo pubblico potenziale.
È chiaro che l’ideale sarebbe trovarsi su tutte le piattaforme ma è anche evidente che demografie di utenti diversi si trovano più facilmente su piattaforme diverse e che non tutti gli utenti vanno sui social per sapere cosa succede nel mondo. Per esempio, ed è un altro dato che emerge sempre dallo studio di Pew Research, le notizie che gli utenti consumano sulle diverse piattaforme hanno fonti varie e variegate.
Per esempio, chi si trova su Facebook e attraverso Facebook riceve notizie lo fa molte volte attraverso i profili di amici e parenti. Mentre su quello che una volta chiamavamo Twitter e su TikTok le notizie vengono consumate attraverso fonti che vengono da giornalisti e in generale da persone che gli utenti non conoscono direttamente.
Notizie e/o fake news
Abbiamo accennato ad alcuni numeri che riguardano il consumo di social legato alle notizie. Ma oltre all’idea di utilizzare i tuoi profili social per promuovere ciò che scrivi sul tuo sito di notizie, c’è anche da tenere presente il problema della percezione di quello che passa attraverso i social. La questione riguarda in particolare le fake news e l’automatica diffidenza che ormai per tanti si attiva quando qualcosa passa attraverso Facebook oppure attraverso X.
Perché, data proprio la natura dei social, quello che tante volte gli utenti incontrano online e che può essere assimilata ad una notizia non è il fatto di per sé quanto una opinione oppure una lettura ironica, se non direttamente mendace, di un fatto. Questo è un altro aspetto che va tenuto in considerazione per il tuo sito di notizie e per il modo in cui devi proporti attraverso i social.
A tal proposito, risultano estremamente illuminanti per esempio le percentuali degli utenti americani che hanno dichiarato di aver trovato su Twitter opinioni riguardo fatti di attualità: 85%. In pratica più di 8 post su 10 che si incontrano sul social di Elon Musk riguardano fatti di cronaca ma non li riportano nei dettagli. E altrettanto interessante è, rimanendo al social che fu dell’uccellino azzurro, la percentuale di utenti che invece incontrano post divertenti che fanno riferimento a fatti di attualità: 79%.
Un esempio legato alle recenti Olimpiadi: se ti stai chiedendo chi sono questi ti sei perso diverse notizie.
La stessa percentuale è quella degli utenti che hanno dichiarato di aver incontrato link o screenshot di notizie di attualità. Il social di Elon Musk è anche il posto in cui, a quanto pare, è più facile trovare le notizie nel momento in cui avvengono per tutte le fasce d’età. C’è però, per esempio, un 61% di chi ha meno di 50 anni che dichiara di aver trovato notizie in tempo reale anche su TikTok e ovviamente Facebook rimane molto attivo da questo punto di vista.
Con la preponderanza delle opinioni è chiaro che il rischio delle fake news o comunque di notizie che non sono del tutto correttezza c’è ed è evidente. Per questo l’86% degli utenti americani di Twitter ha dichiarato di aver incontrato almeno una volta notizie poco accurate, per gli utenti di Facebook siamo all’84%, per Instagram al 76% e per TikTok al 71%.
E spacchettando questa percentuale e andando a guardare gli utenti che hanno dichiarato di aver incontrato molto spesso notizie inesatte o false, X continua ad avere la percentuale più alta: 37%, mentre TikTok è quella con la percentuale più bassa: 23%. C’è da dire che la domanda a cui hanno risposto gli utenti riguardava la percezione di inaccuratezza più che l’aver incontrato realmente una fake news ma sappiamo bene che sui social la percezione fa più di metà del lavoro.
Per essere rilevante e per utilizzare i social a tuo vantaggio devi quindi essere in grado non solo di fornire notizie che sono reali ma anche notizie che sono scritte in un modo tale da non dare adito a eventuali interpretazioni errate o di parte. Anche perché, per esempio, proprio su X ci sono le famose community notes: ovvero i commenti della community che in alcuni casi possono smontare in pochi minuti una notizia oppure fornire il giusto sfondo se questo non viene inserito dalla fonte.
E anche la presenza o meno di note da parte della community nei tuoi post sui social può avere una sua influenza sulla percezione che gli altri utenti avranno incontrando i tuoi contenuti, che come abbiamo visto non passano più solo su Google News.
È chiaro quindi che, oltre ad essere sempre pronto a pubblicare qualcosa, devi anche essere consapevole che il tuo pubblico si aspetta da te qualcosa di veritiero. Anche perché, ed è qualcosa che tanti hanno imparato sulla propria pelle, internet non dimentica.