Google ha annunciato ufficialmente il supporto per le cosiddette pagine AMP, un supporto che risolve diverse questioni relative al conteggio degli utenti.
L’annuncio è arrivato da Ginny Marvin, Google Ads Liaison, attraverso il suo account Twitter in cui rimanda al post sul social dell’uccellino azzurro dell’account ufficiale Google Analytics. A giudicare dalle reazioni al suo post era di certo qualcosa che tanti aspettavano di vedere.
Dato che si tratta di una novità è stata aggiunta una pagina apposita nella sezione Developer del sito ufficiale di Google. Ma perché è così importante che sia finalmente arrivata l’integrazione e il supporto alle pagine AMP? In un certo senso le pagine AMP assomigliano molto alle pagine costruite in html ma finora c’era sempre stato un problema relativo ai tag utilizzati da Google Analytics per valutare il traffico da e verso le pagine AMP. Adesso è possibile aggiungere il tag AMP Analytics dentro GA4. e anche se non è ancora funzionante al 100%, si tratta comunque di un buon passo avanti.
Le nuove pagine AMP finalmente supportate
Il primo passaggio per poter avere le statistiche delle pagine AMP è quello di aggiungere all’interno della pagina alcune stringhe di codice inserendo l’ID tag Google. Si tratta quindi di qualcosa che se non sei pratico di come sono organizzate e scritte le pagine web è meglio lasciare al tuo reparto tecnico. E anche in questo caso, come mostrato da almeno un messaggio di risposta, c’è la possibilità che qualcosa vada storto. Come con ogni novità ci sarà un po’ di rodaggio ma il passo avanti è fuor di dubbio.
Perché il supporto organico alle pagine AMP era molto atteso? Perché le cosiddette pagine AMP stanno rapidamente diventando uno standard molto utilizzato e soprattutto uno standard molto utile. AMP sta infatti sta per Accelerated Mobile Pages ed è quindi il modo al momento migliore per avere pagine che funzionano bene su dispositivi mobili, attraverso cui ormai viaggia buona parte del traffico su qualunque sito web. Si tratta per questo di pagine che potrebbero nascondere moltissimi dati e darti anche il polso della situazione per quello che riguarda il tuo reach sul settore degli utenti mobile.
Accanto all’annuncio ufficiale del supporto alle pagine AMP è da poco arrivato anche lo AMP Client ID API. Si tratta del modo in cui ora Google può associare un identificativo sempre uguale ad un utente che interagisce con i contenuti di un sito e in questo modo si evita il doppione nei report dell’analitico a causa della possibilità da parte dell’utente di raggiungere la stessa pagina attraverso Google Search o come utente Google AMP. Per avere le statistiche devi ovviamente abilitare i nuovi tag all’interno di tutte le pagine AMP che utilizzi e aggiungere il parametro ampHost tra le proprietà di Google Analytics.