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SEO per i siti multilingua
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SEO per i siti multilingua

Andrea Di Rocco 28 Marzo 2018
32

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  • Accorgimenti per la SEO per i siti multilingua
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Farsi trovare dai motori di ricerca è importantissimo per il successo del tuo sito internet; vediamo insieme che cos’è la SEO per i siti multilingua e come sfruttarla .

Un sito web multilingua è un sito che è stato tradotto in più lingue e che in genere offre servizi a utenti di nazioni diverse. Un esempio è il sito dell’ANSA o de Il Sole 24 ore, dove cliccando i pulsanti di altre lingue, si accede al contenuto tradotto. A volte si può avere la necessità di creare un sito multiregionale, un sito che ha contenuto dedicato per specifiche aree geografiche. Spesso si hanno siti che sono sia multilingua sia multiregionali (l’ANSA è di nuovo un buon esempio).

Espandere il tuo sito supportando il multilingua e il multiregione può diventare molto complicato. La complessità nasce dalla presenza di diverse versioni del sito; di conseguenza è veramente consigliato avere la versione originale testata a fondo e davvero solida prima di avventurarsi in modifiche di così ampio respiro.

In questa guida vedremo alcuni accorgimenti da seguire per la creazione di siti multilingua e come usare il plugin WPML per raggiungere i tuoi obiettivi.

Accorgimenti per la SEO per i siti multilingua

Prima di poter parlare di come usare il plugin WPML per la SEO per i siti multilingua, dobbiamo creare delle basi solide per il tuo sito e seguire gli accorgimenti richiesti dai motori di ricerca come Google.

Chiarezza di linguaggio

Quando Google legge il tuo sito determina la lingua usata a seconda del contenuto visibile. Questo significa che anche se usi del codice per indicare la lingua usata, il motore di ricerca dà peso solo al contenuto visibile. Il modo migliore per aiutare Google a identificare correttamente la lingua usata è quello di usare un’unica lingua per pagina.

Spesso succede di vedere siti con contenuto importante tradotto in più lingue ma aggiornamenti o post creati successivamente non tradotti. Quanto appena descritto va evitato perché si potrebbero avere effetti indesiderati nei risultati di ricerca. Vanno anche evitate il più possibile traduzioni automatiche e di scarsa qualità, perché possono essere interpretate come spam. Puoi modificare il file robots.txt per limitare il contenuto del tuo sito soggetto a scansione da parte dei motori di ricerca.

Facilità d’identificazione delle versioni del sito

I contenuti nelle diverse lingue vanno tenuti su URL diversi; l’utilizzo di cookie per la visualizzazione di pagine tradotte è sconsigliato. Dai la possibilità agli utenti di avere accesso al menu di selezione della lingua in ogni pagina. La pratica di reindirizzare gli utenti in base alla presunta provenienza geografica o lingua usata non è il massimo e può creare effetti indesiderati.

Scegliere un buon URL

Utilizzare un URL che indica chiaramente quale lingua è usata nella pagina, fornisce un valido aiuto agli utenti e anche nella risoluzione di problemi. Utilizza la codifica UTF-8 nell’URL per evitare problemi.

Targeting per Paesi specifici

I motori di ricerca possono mostrare risultati più precisi se sono a conoscenza del Paese a cui vogliamo rivolgere il nostro contenuto. Vediamo di seguito alcuni degli elementi usati da Google per determinare un Paese target:

  • ccTLD (country-code Top-Level Domain, nomi di domini di primo livello nazionali): il nostro amato .it, domini chiaramente legati all’Italia, o .de per la Germania. Ovviamente l’utilizzo di questi domini sono un chiaro e forte segnale che il contenuto del sito web è rivolto al Paese specifico.
  • Targeting geografico: modificando le impostazioni di Google Search Console, puoi indicare a Google che il tuo sito è rivolto ad un Paese specifico. Questo accorgimento ha senso per un sito che usa un dominio di primo livello generico come .eu
  • Indirizzo IP del server: la posizione geografica del server può essere usata come indicazione di target del sito.
  • Indizi locali: numeri di telefono, indirizzi, lingua, valute locali e link da altri siti locali.

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La struttura degli URL

Pianifica la struttura degli URL del tuo sito in modo tale che sia chiaro il targeting geografico delle varie pagine. Per esempio potresti usare una struttura specifica per Paese (www.esempio.it; .de etc.), usare sottodomini o sottocartelle (ossia de.esempio.com oppure esempio.com/it/). Ognuna di queste scelte ha pro e contro e soprattutto può ampiamente influenzare i costi del tuo sito.

Evita contenuti duplicati

Se il tuo sito web offre contenuto uguale o simile ma collegato a URL diversi e a target geografici diversi in genere non dovresti avere problemi. Nel caso in cui è presente contenuto duplicato, potresti incorrere in penalizzazioni nei risultati di ricerca.

Dopo aver chiarito quali sono i fattori da considerare e gli accorgimenti da seguire per la SEO su un sito multilingua vediamo come metterli in pratica con il plugin per WordPress WPML.

WPLM e la SEO per i siti multilingua

Fare SEO siti multilingua con WPLM

Prima di parlare di WPML e di SEO nello specifico, dai un’occhiata alla nostra guida “Creare un sito multilingua in WordPress con WPML”. La nostra guida ti sarà di grande aiuto, soprattutto se non conosci questo plugin e sei alle prime armi con WordPress.

Uno dei punti di forza di WPML è proprio la SEO. Questo plugin usa pagine differenti per ogni lingua, di conseguenza è possibile fare SEO individualmente a seconda del contenuto. Dobbiamo partire dal dominio scelto e dalla struttura dei permalink.

L’approccio migliore è quello di avere domini per i differenti linguaggi supportati dal tuo sito. Per esempio avere: www.esempio.com e www.example.com. Per seguire questo approccio con WPML dovrai abilitare il supporto per le lingue in diversi domini.

Un altro approccio è quello di usare cartelle per ogni lingua, per esempio: www.esempio.com e www.esempio.com/en/. Quest’ultimo approccio non offre lo stesso livello di configurazioni e possibilità per il SEO ma offre comunque valide indicazioni per i motori di ricerca e gli utenti.

Yoast SEO e WPML

Yoast SEO per le condivisioni sui social

Yoast SEO è un plugin per WordPress che rende facile e alla portata di tutti la SEO per WordPress. Con più di cinque milioni di installazioni è una scelta solida e che si integra perfettamente con WPML. Prima di continuare ti consigliamo di leggere la nostra guida in italiano a Yoast SEO per ottimizzare il tuo sito. Se ti starai chiedendo cosa c’entra adesso questo plugin con la SEO per i siti multilingua, scopriamolo insieme.

Come accennato WPML e Yoast SEO sono perfettamente integrati e insieme ti forniscono la possibilità di ottimizzare il tuo sito per i motori di ricerca in diverse lingue.

Yoast SEO ha vari attributi, alcuni si estendono a tutto il sito e altri sono specifici per pagina.

Il titolo della homepage e la descrizione meta sono attributi globali.

titolo e description homepage multilingua

Puoi tradurli utilizzando la schermata di WPML Traduzione stringhe. Individua le stringhe [wpseo_titles]title-post

stringhe title WPML

Per quanto riguarda contenuto più specifico come: post, pagine etc. Yoast SEO aggiunge un box dedicato nella schermata di modifica del contenuto. In questo box puoi inserire le parole chiave, il titolo SEO e le descrizioni meta.

Box SEO per i siti multilingua con Yoast

WPML archivia la traduzione in diverse pagine e come accennato prima, ogni pagina avrà specifici attributi SEO. Quando tradurrai dovrai inserire il titolo della pagina, la descrizione e i vari attributi SEO.

Affidati alla nostra consulenza SEO specifica per siti fatti in WordPress.

Leggi la guida

WPML e le informazioni per Google

Il plugin WPML include in ogni pagina due informazioni molto importanti: la lingua della pagina e i link alla traduzione della pagina. Il plugin svolgerà questa funzione in automatico, risparmiandoti un bel po’ di lavoro. WPML includerà degli header di pagina con le informazioni sulla lingua, per esempio:

Contenuto in inglese: xmlns="https://www.w3.org/1999/xhtml" lang="en-US">
Contenuto in italiano: xmlns="https://www.w3.org/1999/xhtml" lang="it-IT">

Se vuoi puoi modificare le impostazioni automatiche del plugin. Nel caso in cui il tuo contenuto è rivolto a un Paese diverso da quello scelto in automatico, puoi andare in WPML > Lingue e cliccare su Modifica lingua predefinita.

Google, grazie a queste informazioni, riconoscerà la lingua di ogni pagina e dove può trovare le traduzioni.

Siti multilingua e Sitemap

La sitemap è un file XML che contiene una mappa del tuo sito e che lo rende di facile lettura per i motori di ricerca. In genere è buona prassi avere una sitemap per ogni dominio e WPML fa proprio questo, abilitando l’opzione WPML > Lingue > Un dominio diverso per ogni lingua in congiunta con l’utilizzo di Yoast SEO.

Per esempio se hai esempio.com e it.esempio.com avrai due file XML con la sitemap. Questi file conterranno la mappa del sito per le varie versioni tradotte che hai messo a disposizione degli utenti.

Puoi trovare la sitemap della lingua di default in esempio.com/sitemap_index.xml; per le lingue secondarie: it.esempio.com/sitemap_index.xml

Migliori risorse WordPress

Conclusione

In questa guida abbiamo visto quali sono gli accorgimenti da seguire per la SEO dei siti multilingua e quali strumenti utilizzare: WPML in combinazione con Yoast SEO.

Migliorare il posizionamento del proprio sito nei risultati di ricerca è un obiettivo di grande importanza per il successo sul Web. Senza il conseguimento di un buon ranking aumentare il traffico può diventare un’impresa quasi impossibile. Investire tempo e danaro in un sito multilingua per poi non avere un buon SEO non ha molto senso.

Gli argomenti trattati in questa guida possono risultare complessi, Gli argomenti trattati in questa guida possono risultare complessi, non esitare a porre le tue domande sul nostro gruppo Facebook TUTTO SEO o a consultare una delle tante guide disponibili sul nostro sito. Siamo al tuo servizio.

Hai mai provato a creare un sito multilingua?

Pensi di crearne uno?

Quali sono le maggiori difficoltà?

Parliamone nei commenti.

Tags: risorse-sitoSEOSito Multilingua
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Andrea Di Rocco

Fondatore di SOS WP, Autore

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La mia passione per WordPress mi ha portato negli ultimi 10 anni a voler aiutare sempre più persone a creare blog e siti web in WordPress in completa autonomia. Spero che troverai utili le oltre 650 guide su WordPress e sulla SEO che ho pubblicato su questo blog e se ne hai voglia ti invito a leggere la mia storia cliccando sul pulsante qui sotto.
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32 commenti

Lascia un commento
  1. Marco Pecorone
    Marco Pecorone dice:
    6 Marzo 2020 alle 1:39 pm

    Ciao,
    ho trovato l’articolo molto interessante ed i contenuti sono illustrati in modo sintetico è preciso. Ho però il seguente dubbio: la scelta migliore per avere un sito multilingua con con i motori di ricerca indirizzano al meglio il SEO è quello di avere un sito per ogni dominio ad esempio avere un sito per i domini: esempio.it, esempio.com, esempio.uk, esempio.de, …….. o effettuare gli accorgimenti indicati tramite i 2 plugin indicati nel sito?
    Grazie a tutti per il supporto.
    Ciao! Marco

    Rispondi
    • SOS WP Team
      SOS WP Team dice:
      10 Marzo 2020 alle 10:21 am

      Ciao Marco, Google suggerisce semplicemente di usare url diversi per le lingue, che siano domini, sottodomini o directory. Inoltre è necessario assicurarsi che la lingua della pagina sia ben chiara e di permettere all’utente di cambiare lingua facilmente e impostare correttamente i parametri necessari con il rapporto Targeting internazionale di Search console. Un saluto!

      Rispondi
  2. Jacopo Conte
    Jacopo Conte dice:
    24 Ottobre 2019 alle 9:45 am

    Ciao Andrea,

    innanzitutto grazie per il preziosissimo articolo.

    Al momento mi trovo ad un punto di svolta con il mio sito.
    Fino ad ora ho sempre avuto il multilingua impostato con WPML ma non ho mai fatto SEO o SEM.

    Siccome sto rifacendo completamente il sito e sono nella posizione di poter scegliere se:
    1 – acquistare un nuovo dominio per l’it e usare il com per l’inglese, quindi andando a non usare WPML e tenendo due gestioni (e due indicizzazioni) completamente diverse per le due lingue.
    2 – continuare a usare lo stesso metodo usato fin ora
    3- lasciare sul dominio principale l’inglese e mettere l’italiano su un sottodominio it.esempio.com, dovendo però anche qui immagino duplicare l’installazione di WordPress e modificare i due siti in modo indipendente.

    Quale pensi possa essere la soluzione migliore in vista di campagne SEM, etc.

    Una nota.
    Ho dei servizi che, nel caso scegliessi la soluzione di divisione, metterei solo sull’it.

    Grazie infinite in anticipo.
    Sto impazzendo da una settimana per capire quale sia la soluzione migliore.

    Jacopo

    Rispondi
    • SOS WP Team
      SOS WP Team dice:
      25 Ottobre 2019 alle 10:14 am

      Ciao Jacopo, consigliamo di rimanere al momento con lo stesso metodo che hai usato finora. Per avere una consulenza approfondita in merito, valutando anche quindi gli obiettivi del sito e le campagne necessarie per realizzarli, ti suggeriamo di contattare il nostro reparto SEO da questo link. Un saluto!

      Rispondi
  3. Michele
    Michele dice:
    9 Aprile 2019 alle 11:48 pm

    Ciao Andrea visto la bontà del tuo articolo volevo avere un consiglio su un lavoro che mi hanno chiesto. Azienda svizzera con una sede anche in Italia. Il loro servizio è rivolto al mercato italiano e svizzero. Lingua principale italiano. Seconda lingua da inserire è l’inglese, ma solo per una parte del sito web perché la sezione del blog che vogliono implementare sarà solo in italiano. Inizialmente quindi le prime pagine saranno tradotte mentre poi il blog si popolerà di solo contenuti in italiano. Vogliono un dominio .ch. Un pochino ingarbugliata la cosa… cosa mi consigli in questo caso? Grazie

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      11 Aprile 2019 alle 11:40 am

      Ciao Michele, fai scegliere loro l’estensione che preferiscono, non dovrebbe essere un problema considerando il target di riferimento che è sia italiano che inglese. Un saluto!

      Rispondi
  4. Paolo
    Paolo dice:
    20 Marzo 2019 alle 12:21 pm

    Ho una domanda per quanto riguarda HREFLANG.

    Avendo il sito web in lingua inglese, ( non intendo aggiungere altre lingue ) è corretto insereire HREFLANG è impostargli le lingue di riferimento? O è sufficente, che dalla google console gli selezzioni un paese specifico?

    Cordiali

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      20 Marzo 2019 alle 3:03 pm

      Ciao Paolo, quindi ci confermi che il sito avrà una unica lingua? Nessun contenuto multilingua?

      Rispondi
      • Paolo
        Paolo dice:
        20 Marzo 2019 alle 3:52 pm

        Esatto. Solo la lingua inglese. Tutto. Contenuti ecc.

        Rispondi
        • Team
          Team dice:
          21 Marzo 2019 alle 1:46 pm

          L’hreflang ha senso solo per siti multilingua. Nel tuo caso quindi, puoi ometterlo 🙂

          Rispondi
  5. Alessio
    Alessio dice:
    23 Gennaio 2019 alle 10:41 pm

    Ciao Andrea, ancora una volta grazie perché le tue guide mi stanno aiutando a risolvere alcune cose. Inoltre, ho una domanda, se dei contenuti creati in passato in lingua straniera, hanno nell’header il tag hreflang nella lingua madre del sito potrebbe diventare un problema per l’indicizzazione?

    grazie ancora
    Alessio

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      24 Gennaio 2019 alle 12:45 pm

      Ciao Alessio, il sito è multilingua o mostra solo il contenuto tradotto?

      Rispondi
      • Alessio
        Alessio dice:
        24 Gennaio 2019 alle 8:42 pm

        Il sito è multilingua, mostra contenuti in 3 differenti lingue.
        In sintesi, la lingua del sito è in spagnolo ma i contenuti in francese e portoghese hanno il hreflang impostato con la lingua spagnola (hreflang=”es”).

        Il mio dubbio è che cambiando hreflang degli articoli nelle lingue straniere, questi post perdono anche posizionamenti.

        Grazie mille!
        Alessio

        Rispondi
        • Team
          Team dice:
          25 Gennaio 2019 alle 10:24 am

          Il tag hreflang deve essere relativo a tutte le diverse versioni della pagina, quindi deve essere presente uno per ogni lingua.

          Rispondi
  6. daniele
    daniele dice:
    16 Gennaio 2019 alle 11:02 am

    ma imposta automaticamente anche gli hreflang questo plugin???

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      16 Gennaio 2019 alle 11:35 am

      Si, fa anche questo.

      Rispondi
  7. daniele
    daniele dice:
    16 Gennaio 2019 alle 10:36 am

    Ciao,
    Cosa intendi con la frase: “Il plugin ha l’immenso vantaggio di rendere il sito traducibile….” non ho ben capito la differenza sostanziale tra usare questo plugin nel creare un sottodominio in altra lingua e non utilizzarlo…proprio in termini pratici….

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      16 Gennaio 2019 alle 11:36 am

      Ciao Daniele, il plugin ti da la possibilità di duplicare il sito nelle lingue che desideri. Potrai quindi duplicare pagine e post e anche tradurre temi e plugin secondo le lingue che vorrai impostare. Ti segnaliamo in merito la nostra guida dedicata. Un saluto!

      Rispondi
  8. Stefano
    Stefano dice:
    16 Gennaio 2019 alle 7:33 am

    Buongiorno,
    stiamo estendendo anche a stati più piccoli il nostro dominio es .at o .be.
    Dobbiamo utilizzare lo stesso testo presente nel sito .de o .fr con contenuti quindi duplicati.

    Quali accorgimenti potremmo utilizzare? Google capisce che si tratta di due target diversi oppure penalizza sicuramente il secondo (quello copiato)?

    Grazie.
    Stefano.

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      16 Gennaio 2019 alle 11:41 am

      Ciao Stefano, vai al punto 7 di questa guida. Usando WPML nel modo corretto, non dovrebbero esserci problemi 🙂 Un saluto e buon lavoro!

      Rispondi
  9. Giacomo
    Giacomo dice:
    3 Novembre 2018 alle 2:29 pm

    Salve, vorrei sapere quale sarebbe il vantaggio dal punto di vista del SEO nell’usare WPML piuttosto che creare un sottodominio con la traduzione (visto che, da quello che ho capito, WPML non mi aiuta a tradurre).

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      5 Novembre 2018 alle 11:36 am

      Ciao Giacomo, con WPML puoi anche usare sottodomini o domini per ogni lingua. Il plugin ha l’immenso vantaggio di rendere il sito traducibile, risparmiandoti molto lavoro rispetto al dover creare un sito ex novo per ogni lingua. Da un punto di vista SEO, si integra perfettamente con Yoast SEO assicurandoti un ottimo lavoro per quanto riguarda l’ottimizzazione sui motori di ricerca.

      Rispondi
      • Giacomo
        Giacomo dice:
        6 Novembre 2018 alle 10:30 am

        Grazie, ma vorrei sapere altre 2 cose: Yoast SEO durante la configurazione ti chiede la lingua del sito per poterlo indicizzare correttamente, WPML mi permette di configurarlo a parte per ogni lingua o rimane impostato per tutto il dominio? E infine, WMPL mi crea i sottodomini o devo crearli io manualmente duplicando il sito?

        Rispondi
        • Team
          Team dice:
          7 Novembre 2018 alle 1:54 pm

          Ciao Giacomo, WPML permette di configurare Yoast SEO singolarmente per ogni lingua. Creerai tu stessi i sottodomini e quindi selezionerai l’opzione “Different domain per language” su WPML.

          Rispondi
  10. marco
    marco dice:
    21 Settembre 2018 alle 7:25 pm

    Ciao Andrea , Per un sito ecommerce , dove ci sono più nazioni con le stesse lingue ; oltre ad impostare il tag hreflang , dovrei impostare il rel canonical …

    Ad esempio ho questi 2 paesi con la stessa lingua , il francese ,contenuti identici al 100% :

    miosito com/france/femme/
    miosito com/belgium/femme/

    Quale è la soluzione? Tra

    1)Il rel canonical è uguale per entrambe le pagine ed è la stessa pagina

    su miosito com/france/femme/
    su miosito com/belgium/femme/

    Oppure

    2) Andrebbe messo il canonical verso la Francia , essendo la nazione Principale dove voglio dare maggiore visibilità e la lingua è quella ufficiale , del tipo :

    su entrambe le pagine ?

    Nel caso 1) Google come fa a capire e a indicizzare correttamente ?

    Grazie mille

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      22 Settembre 2018 alle 2:39 pm

      Ciao, le pagine sono identiche in ogni punto?

      Rispondi
      • marco
        marco dice:
        22 Settembre 2018 alle 3:28 pm

        Ciao , si le pagine sono proprio identiche per ogni lingua …100% contenuti uguali…
        grazie

        Rispondi
        • Team
          Team dice:
          24 Settembre 2018 alle 3:09 pm

          Ok, scegli l’opzione numero 2 🙂

          Rispondi
  11. Alessia
    Alessia dice:
    20 Settembre 2018 alle 5:03 pm

    Ciao Andrea, ho trovato il tuo articolo molto interessante in quanto sto realizzando in questo la versione inglese del mio sito tramite WordPress con WPML. C’è però un’informazione che non riesci a trovare da nessuna parte, neanche nel tuo articolo così ben strutturato: come mi devo comportare con il nome dei file immagine tenendo consto che entrambi i siti useranno le stesse immagini? Devo usare entrambe le lingue per nominare il file, oppure mi attengo all’italiano e modifico solo il campo Alt che è gestibile separatamente? Grazie mille!

    Rispondi
    • Team
      Team dice:
      20 Settembre 2018 alle 5:26 pm

      Ciao Alessia devi usare l’estensione WPML Media, per tradurre anche tali campi senza problemi 🙂

      Rispondi
      • Alessia
        Alessia dice:
        20 Settembre 2018 alle 6:15 pm

        Grazie per avermi risposto così velocemente. La mia domanda però riguardava come nominare un file per un sito multilingua che utilizza le stesse immagini per entrambe le lingue: devo chiamarlo il-mio-gatto.jpg o il-mio-gatto_my-cat.jpg così da inglobare entrambe le keywords (gatto e cat)? Grazie!

        Rispondi
        • Team
          Team dice:
          22 Settembre 2018 alle 2:48 pm

          Ciao Alessia, puoi usare lo stesso nome per il file 🙂

          Rispondi

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