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Tracciare il ranking delle keyword
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Riuscire a valutare il ranking delle keyword che hai scelto è un elemento cruciale di qualunque buona strategia legata alla SEO.

Il ranking è la posizione che nella SERP, quindi nei risultati delle ricerche degli utenti, occupa un contenuto che è stato indicizzato da Google per risaltare grazie alla presenza di una determinata parola chiave.

Scegliere le parole chiave che funzionano meglio è importante ma è anche importante vedere poi nei fatti dove si posizionano i contenuti indicizzati grazie alla presenza di quelle parole chiave. A tal proposito prendiamo spunto dai consigli di Syed Balkhi dalle pagine di WPbeginner.

Vediamo come migliorare le performance dei tuoi contenuti andando a guardare quello che fanno già adesso.

SEO e ranking delle keyword

Una strategia SEO che funziona è una strategia che ti permette di risaltare nelle ricerche degli utenti. E avere una buona strategia SEO è importantissimo, perché la stragrande maggioranza degli utenti usa i motori di ricerca per trovare ciò di cui ha bisogno. Avere un buon posizionamento nei risultati significa essere visibili, cliccabili, interessanti.

E all’interno di qualunque strategia SEO che si rispetti c’è bisogno di parlare anche delle keyword. Ogni contenuto viene catalogato in base a quello che dovrebbe essere il suo argomento e l’argomento viene espresso attraverso le keyword che ritornano nel titolo, nei paragrafi, nelle descrizioni delle foto.

Avere delle keyword forti significa riuscire a posizionarsi in alto tra i risultati, idealmente nei primissimi risultati della prima pagina, e avere più possibilità di attirare un utente. Ma arrivare in cima a volte, così sembra, è solo questione di fortuna.

In realtà c’è una miriade di fattori che vengono valutati e soppesati e che producono i risultati che si vedono nella SERP. Su molti fattori puoi agire per migliorare il ranking dei tuoi contenuti anche andando a guardare il ranking delle keyword che utilizzi e modificando di conseguenza la tua strategia.

C’è un mondo di servizi al di fuori di quello che puoi fare semplicemente infilando dentro alla barra di ricerca di Google la keyword che usi per un contenuto (che comunque può essere utile come vedremo più avanti).

Per esempio puoi utilizzare quello che offre AIOSEO oppure prodotti simili come SemRush o anche la Google Search Console. L’importante, e lo ribadisce anche Syed Balkhi, è quello che vai a guardare all’interno di questi strumenti.

ranking delle keyword, usa google search console
Ti basta GSC per cambiare strategia con le keyword – sos-wp.it

Per una panoramica che potremmo definire agnostica vediamo proprio i consigli che Syed Balkhi dà se decidi di utilizzare il servizio offerto da Google. Nella pagina principale dedicata alle performance avrai una prima idea dei click, delle impression e del CTR generale nei risultati della SERP. Più in basso c’è quello che però ti deve interessare di più.

Un elenco di dati relativi proprio alle keyword e al ranking delle keyword. Ciascuna parola chiave viene catalogata in base ai click, alle impression, al CTR e le viene anche assegnata una posizione. È su questa colonna che devi agire per vedere quali sono le keyword che si comportano meglio tra quelle che utilizzi.

Scendendo troverai quelle che invece hanno meno presa e che quindi producono, il più delle volte, risultati inferiori. Scoperto quello che non funziona, perché quello che funziona non va toccato di solito, seguiamo ancora i consigli di Syed Balkhi per migliorare il ranking delle keyword. Un primo principio è quello di non necessariamente puntare alla prima posizione.

Questo perché gli utenti non cliccano sempre sul primo risultato che gli viene offerto ma scelgono quello che dà l’impressione di essere il migliore per ciò di cui hanno bisogno. Soprattutto se tenti di salire nel ranking per keyword in cui c’è molta competizione è più facile cercare di salire tra i risultati della prima pagina che non puntare direttamente a spodestare chi si trova al numero 1.

Osservare le keyword in base al loro ranking ti aiuta anche a scoprire se ce ne sono alcune per le quali ti posizioni e crei traffico per il tuo sito web senza averle trattate volutamente. Potresti scoprire che gli utenti trovano i tuoi contenuti ma cercando cose leggermente diverse rispetto a quello che pensavi. Una volta che hai individuato quello su cui occorre lavorare devi passare ai fatti.

Come migliorare il ranking dei contenuti partendo dalle keyword

Hai scoperto che ci sono alcune keyword che non stanno facendo il loro lavoro, altre non sapevi neanche lavorassero per te. Cosa puoi fare adesso? Individuate le parole chiave che non hanno performance adeguate a quelle che sono le tue necessità occorre stanare dove queste keyword si trovino.

Dovrai per questo ricercare all’interno del tuo sito WordPress tutti gli articoli che trattano quelle keyword. L’esame potrebbe permetterti di scoprire che, per esempio, ti manca la menzione della keyword nel titolo SEO oppure nella descrizione o addirittura non sei stato attento nel momento in cui hai personalizzato la URL del contenuto.

anche le url influenzano le performance delle keyword
Le tue keyword sono dove devono essere? – sos-wp.it

Piccoli dettagli tecnici che però, come hai potuto constatare, ti stanno mettendo i bastoni fra le ruote. Altra cosa da controllare è se hai contenuti troppo vecchi e che quindi non vengono percepiti più dai motori di ricerca come rilevanti. In questo caso puoi aggiornarli, rimpinguare il contenuto e modificarli perché siano più in linea con quello che gli utenti ora cercano online.

Il decadimento dei contenuti di un sito web è un problema che va affrontato e che, con un po’ di astuzia, ti permette di risparmiare tempo e non dover per forza pensare a contenuti nuovi di zecca ogni volta (che, a sua volta, non deve essere una attività problematica) Per lavorare su questi contenuti un po’ anzianotti, e anche per costruirne di nuovi, hai bisogno anche di sapere quello che gli utenti vogliono effettivamente.

Si tratta di lavorare sui famosi search intent: lo scopo per cui le persone chiedono a Google quello che le persone chiedono a Google. In alcuni casi la presenza di termini specifici aiuta a capire qual è lo scopo, in altre situazioni un modo per sapere ciò che vogliono gli utenti è simulare le ricerche.

In questo potresti scoprire che alcune keyword non innescano in Google risultati di un certo tipo, perché il motore di ricerca ha imparato che quelle parole utilizzate per cercare e filtrare i contenuti producono poi click solo su determinate tipologie di contenuti e non su altre.

Lavorare sui contenuti significa poi anche ovviamente seguire i trend stagionali, i trend locali e assicurarti che ci siano backlink (che funzionano) al tuo contenuto da altre parti del tuo stesso sito WordPress o, idealmente, anche provenienti da altri siti web. Avere una buona reputazione aiuta a salire. Sempre parlando di search intent, ed è qualcosa che puoi esaminare utilizzando Google Analytics e il traffico che arriva sul tuo sito web, è bene scoprire dove si incontrano le keyword e le necessità degli utenti.

Tieni presente che questi sono solo alcuni consigli per creare una tua strategia SEO. L’altra metà del lavoro è monitorare le performance di quello che pensi debba funzionare e, eventualmente, lavorare per aggiustare il tiro ulteriormente. Il lavoro con la SEO è infatti un lavoro costante che cambia col cambiare degli algoritmi e delle abitudini di chi cerca online le risposte alle proprie domande.

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