Quello che è possibile fare utilizzando le intelligenze artificiali generative come ChatGPT non è ancora stato compreso del tutto ma è evidente, come dimostrano gli esperimenti di alcuni developer per WordPress, che può essere inserito anche dentro Gutenberg.
Da quando è esploso il fenomeno dell’intelligenza artificiale accanto agli scandali dovuti ai siti di notizie con testi scritti senza alcun tipo di controllo dagli strumenti generativi si stanno moltiplicando gli esperimenti di integrazione di questi servizi dentro motori di ricerca, software e applicazioni.
Il futuro è sempre più collegato al modo in cui gli utenti decideranno di utilizzare i servizi offerti dall’intelligenza artificiale, anche per quello che riguarda per esempio la generazione di contenuti per il proprio blog, per una campagna pubblicitaria, per la gestione in generale del marketing.
E adesso alcuni developer di WordPress stanno lavorando per integrare proprio l’intelligenza artificiale all’interno dell’editor a blocchi denominato Gutenberg. Quello che Gutenberg con i superpoteri di ChatGPT può fare è stato mostrato in alcuni brevi video apparsi su Twitter che stanno facendo già molto discutere.
Un CoPilot per Gutenberg ispirato a ChatGPT
Il video pubblicato sull’account Twitter di Munir Kamal, developer che lavora su WordPress e in particolare sull’editor Gutenberg, si sta rapidamente guadagnando la etichetta di trend topic. E il motivo è duplice. Perché da una parte mostra ciò che l’intelligenza artificiale può fare messa al servizio di chi ha necessità di produrre contenuti senza dover passare per una schermata esterna a quella dell’editor e dall’altra pone di nuovo al centro la questione relativa al futuro di alcune posizioni lavorative.
Per quello che riguarda le funzioni di questo CoPilot, uno scrittore con intelligenza artificiale che Munir Kamal dichiara ispirato a Notion, si tratta di un plugin che consente di farsi aiutare, esattamente come succede per esempio chiedendo a ChatGPT, nello scrivere in base ad un prompt che viene fornito. Ma oltre alla scrittura le opzioni del CoPilot dentro Gutenberg mostrano che è possibile, per esempio, la traduzione, la semplificazione del testo o la sua riscrittura.
Tutti servizi che anche le altre intelligenze artificiali generative offrono ma che, di nuovo, in questo modo con un plugin si troverebbero all’interno dell’editor WordPress. Qualcuno, tra i commenti, chiede l’opinione del developer “sul futuro del blogging” e la risposta di Munir Kamal è quanto mai illuminata. Il developer sottolinea infatti come con i miglioramenti continui all’intelligenza artificiale questi sistemi diventeranno “sempre più parte integrante del blogging“.
E nel futuro, prosegue il developer, oltre ad aiutare “nel creare idee, nel migliorare la grammatica e la struttura ” l’intelligenza artificiale arriverà anche ad aiutare con la SEO. E questo commento riprende proprio la questione relativa a come sarà il futuro per tutte quelle professioni che lavorano con la parola scritta online e che potrebbero essere sostituite dai testi generati dai servizi come ChatGPT.
Vale la pena sottolineare, a questo proposito, che dato soprattutto il modo in cui gli algoritmi di Google stanno cambiando avere contenuti generati dall’intelligenza artificiale senza nessun tipo di controllo da parte dell’essere umano rischia di essere controproducente. In sostanza, dunque, anche nel momento in cui il CoPilot di Gutenberg diventerà di uso comune dentro WordPress sarà solo uno dei tanti strumenti che chi scrive potrà utilizzare e come tale andrà utilizzato con discernimento.