Se possiedi un sito multilingua è chiaro che il tuo scopo è quello di fornire contenuti e servizi in più di una lingua e quindi hai bisogno di una traduzione. O forse hai bisogno di una localizzazione?
Per affrontare al meglio la tua strategia SEO, cerchiamo di capire qual è la differenza e come scegliere il servizio che fa al caso tuo. Perché anche se localizzazione e traduzione hanno entrambe a che fare con il passaggio da una lingua all’altra di una serie di parole, quello che fanno in realtà è diverso e soprattutto sono diverse le competenze che devono essere messe in campo.
Localizzazione e traduzione non sono la stessa cosa
La prima differenza che va fatta è tra localizzazione e traduzione, senza l’aggiunta della SEO. I servizi di traduzione permettono di avere un testo in una lingua più comprensibile oppure di parlare con altre persone in modo da creare un ponte al di là delle proprie esperienze linguistiche e culturali.
La localizzazione invece si concentra non solo sulle parole ma anche su tutti quelli che sono i piccoli dettagli culturali che accompagnano la scelta di una parola piuttosto che un’altra. Se per esempio hai un sito multilingua destinato a Paesi che utilizzano un certo sistema metrico e occorre che il testo sia comprensibile per Paesi che utilizzano un altro sistema metrico, non si può semplicemente tradurre il testo intorno ai numeri ma occorre anche effettuare un lavoro di localizzazione per rendere più comprensibili le misure che vengono indicate.
È chiaro che anche la localizzazione è un servizio di traduzione ma è un servizio che va oltre la corrispondenza uno a uno delle parole o delle espressioni. Non si tratta quindi solo di scegliere un formato piuttosto che un altro per esprimere una data oppure le maiuscole per indicare i mesi o i giorni della settimana.
Occorre tenere in considerazione tutta la cultura che ruota intorno alla lingua. Veniamo adesso a che cosa significa lavorare sia nella traduzione sia nella localizzazione ma aggiungendo il parametro della SEO.
Cosa cambia se si passa a localizzazione e traduzione SEO?
Abbiamo già visto la differenza che passa tra traduzione e localizzazione. Vediamo adesso che cosa significa aggiungere anche la variabile della SEO a questo lavoro. È chiaro che nel momento in cui entra in ballo l’ottimizzazione e tutto quello che la SEO comporta, c’è un lavoro che va fatto in più e che va ancora un passo oltre la comprensione del testo e la comprensione del contesto culturale.
La traduzione in ottica SEO, per esempio, non è solo un modo per avere un sito multilingua in cui ognuno può fare shopping nella propria lingua madre senza dover lavorare di fantasia o affidarsi a tool esterni per la traduzione. Significare produrre testi in modo che le keyword funzionino anche nel passaggio ad un’altra lingua. Il contenuto quindi deve essere ottimizzato. Non c’è, però, nella traduzione SEO un adattamento culturale.
Soprattutto perché occorre preservare le parole chiave che sono state scelte in maniera tale che poi corrispondano alle parole chiave del mercato verso il quale si sta facendo la traduzione. La traduzione, quindi, anche in ottica SEO, si concentra ancora una volta sulle parole e sul loro significato, cercando quantomeno di restituire l’intento comunicativo.
Esattamente però come la traduzione e la localizzazione non sono la stessa cosa, anche eseguire un’attività di localizzazione e di traduzione in ottica SEO non significa fare la stessa cosa.
La localizzazione in ottica SEO ha infatti lo scopo non solo di lavorare perché le keyword rimangano le stesse e quindi il contenuto possa piazzarsi con le stesse probabilità di una lingua piuttosto che in un’altra ma deve anche lavorare perché il testo che viene offerto sia corrispondente a quello che il pubblico destinatario si aspetta di trovare, come se facesse shopping su un sito originario del proprio Paese.
All’interno della localizzazione rientrano tutta una serie di piccoli controlli che vanno fatti, come per esempio l’utilizzo anche di colori per segnalare le offerte. Alcuni colori funzionano in certi contesti culturali ma sono pericolosi in altri.
Nella localizzazione rispetto alla traduzione, per esempio, le parole chiave vengono ricreate e, se serve, ci si allontana anche da quelle che sono state utilizzate nel testo originale. Lo scopo della localizzazione è infatti creare una versione plausibile e piacevole del sito web in un’altra lingua, non semplicemente fornire la traduzione del testo.
Non per questo però la traduzione va scartata a priori. In una buona percentuale dei casi si tratta di una soluzione valida ed è anche molto più economica rispetto alla localizzazione. Ci sono però dei limiti: se il contenuto che vuoi offrire è particolarmente calato nella cultura di partenza, è chiaro che la semplice traduzione potrebbe non bastare per far arrivare il messaggio a destinazione in un’altra lingua. Se si parla invece di argomenti più tecnici, è facile che una traduzione, anche in ottica SEO, possa essere più che sufficiente.
Molti grandi siti di shopping online hanno adottato una politica di localizzazione e per esempio potresti accorgertene dal fatto che non viene offerto il contenuto semplicemente in una lingua diversa ma che viene trasmesso il messaggio che il contenuto è presente nel Paese (anche se solo in forma virtuale).
Volendo fare un esempio che è di facile reperimento: Amazon. Le varie versioni di Amazon non sono soltanto traduzioni ma contengono tutta una serie di informazioni che rendono l’esperienza geolocalizzata rispetto al Paese in cui si trova chi sta facendo shopping.